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sabato 9 aprile 2022

Avellino, sede di un accanimento amministrativo fallimentare...!


Giovanni Multari sarà con il socio Vincenzo Corvino, il progettista della Dogana: l'attore di Palazzo di Città posa per la terza volta dinanzi al fulcro della rinascita turistica, culturale...ultima chiacchiera del faremo e diremo.
 Porta male, evidentemente, ma chi gli toglie questo nuovo orgasmo...?

È meravigliosa l'atarassia di questo istrione nella commedia della vita che lo attaglia, gestisce la propria esistenza a prescindere da ciò che lo circondi e men che mai dai problemi che ha creato.

Un sindaco ridens dopo l'ineffabile Ciampi e lo scurrile Foti, ci mancava: 

un compendio di strafottenza, insensibilità e inganno.

Mentre manda in fumo il Piano di zona perdendo i finanziamenti e la dignità umana, si erge a grande fautore dell'accoglienza ai poveri e disperati fuggiaschi ukraini, purché a favore di telecamera e microfoni.

Ha portato allo sfinimento i sindaci che avrebbero pouto dar vita all'accoglienza, questa volta davvero con quella carità cristiana che chiunque dovrebbe portare nel cuore, fuori da tornaconto e  calcoli politici.

Invece le sofferenze italiane, irpine nello specifico, non godono della considerazione, fosse solo in minima parte, di questa amministrazione.

La prossima domenica delle Palme, vuole una promessa di salvezza non di uccisione...!

Perfino il Prefetto, dopo anni di quiescenza, alla fine s'è accorto che il protrarre la propria assenza sui problemi della Città, fosse abominevole.

La povera gente che non ha il condizionatore di cui ciancia Draghi il migliore, a parte i sacrifici del quotidiano, ha perso ogni speranza in un aiuto per politiche sociali che già quando esistano, fanno ben poco. 

Distrutte da questo sindaco che si prepara a essere rieletto, soffrono da sempre, una marginalità che fa incazzare ancor più, quando si vedono denari sprecati, buttati annualmente nelle casse della Caritas, che ne fa un uso non sempre condivisibile.

Chissà, se quei settantamila euro che si versano a questa cosiddetta associazione caritatevole, gestiti direttamente attraverso qualche ufficio comunale, e questa volta utilizzati seriamente, potrebbero portare qualche beneficio tangibile e non volgari elemosine.

RDM



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