I consiglieri del Comune sono trentadue, nove gli assessori e il sindaco, fanno quarantadue persone che dovrebbero controllare la Cosa pubblica, in più abbiamo la Polizia Municipale e i dirigenti e i funzionari che avrebbero potuto offrire qualche elaborazione sillabica, sugli abusi che sopportiamo ogni giorno.
Evidentemente lor signori non meritano le preferenze che hanno raccolto, e così il resto della truppa di Palazzo di Città, il ruolo che gli riconosciamo, con uno stipendio sovrastimato.
Siamo gli ultimi in Italia ma continuiamo come se nulla fosse:
il sindaco è felice davanti agli obiettivi, mentre il territorio gli frana sotto i piedi, e i tanti cavalieri della tavola rotonda di cui sopra, hanno certo di meglio da fare che perdere tempo nel servire la Comunità.
Niente condiziona le nostre giornate, e vedere Avellino sulle cronache nazionali per scandali, omicidi e schifezze varie, è ormai normalità.
Il volontariato è un affare dei più lucrativi, i contributi spariscono e le offerte anche, ma nessuno indaga e il malaffare cresce nell'assoluta insipienza di chi dovrebbe controllare.
Il Comune di Avellino regala alla Caritas locale circa 70 mila euro all'anno, e siccome è una marchetta elettorale, si lascia al buon cuore di Carlo Mele e del suo vice, Vitaliano Della Sala, ogni valutazione di spesa senza chiederne la rendicontazione.
È iniziata la settimana Santa, evitiamo eccidi...!
Ma nessuno pensa che quei furti, quegli imbrogli danneggino ognuno di noi, i carburanti più cari in Campania o qualsiasi tipo di tassazione sono l'epigono delle truffe alla sanità, dei falsi finanziamenti, delle spese inutili e costose.
L'espulsione dell'Avis avellinese dal regionale, che a quanto pare dall'inchiesta della Procura, s'intascava il denaro raccolto dalle borse di quello stesso sangue che dovrebbe ribollire nelle vene.
Invece noi assorbiamo tutto facendo spallucce, e alla Totò, non imprechiamo per gli schiaffi ricevuti, perché non ci chiamiamo Pasquale.
Siamo una razza meravigliosa, corriamo dietro all'inquinamento a chiacchiere, ma non fermiamo quella fabbrica di fumi e tossicità al poligono di tiro in via Tedesco.
Eppure dovrebbe essere chiaro e provato, signor Prefetto, che quell'area in cui si spara all'aperto, tutti i giorni della settimana, nessuno escluso, con una frequentazione di Forze dell'Ordine e privati davvero nutrita, provochi danni acustici alla natura, e all'atmosfera per la dispersione di carbonio, zolfo e nitrato.
Beh, che volete che sia un tumore qui, un affanno là, qualche animale morto dalla paura o fuggito altrove, dinanzi alle prossime amministrative che vedono in campo le truppe dei potenti o finti tali, pronti ad affabulare con alloggi, posti di lavoro e comprensione dei bisogni dell'amico...?
Il sindaco ha immediatamente pensato ai profughi appena giunti, e l'Asl ha messo finanche a disposizione degli psicologi per aiutarli a superare il trauma della fuga, altro che politiche sociali, qui siamo a livelli di civiltà superiore, volete mettere...?
Ah, gli avellinesi aspettano quegli alloggi che sono pronti per i rifugiati, da 40 anni...?...embè...sono abituati come gli autistici, che ne aspettino ancora una decina, che volete che sia..?
RDM
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