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giovedì 10 marzo 2022

Avellino: tutto quanto si tocchi, fallisce miseramente...!


Ritorneremo punto e accapo...e l'Alto Calore...!

L'Alto Calore di Avellino è un consorzio di inetti che hanno scelto quale credo per la conduzione solo clientela, raccomandazione e sperpero.

Il fallimento è alle porte, e se prima ci potevamo soffermare nella speranza recondita, di trovare una ragione per il superamento di una situazione incancrenita, assistere alla superficiale incompetenza di un ufficio tecnico che non sappia manco rispondere a un bando, ci lascia basiti, ma neanche tanto.

Il prode Michelangelo Ciarcia che ancora non si dimette, è un commercialista che faceva da revisore di quei conti farlocchi da cui la richiesta di bancarotta della Procura, e a quanto pare, incapace di leggersi le norme dell'avviso d'interesse pubblico del Ministero Infrastrutture.

Settanta milioni per due progetti che potevano servire alla riduzione delle perdite delle reti di distribuzione, digitalizzazione e monitoraggio, secondo i malpensanti invece, sarebbero serviti ad appianare il debito, lasciando tutto come prima.

Purtroppo pensare al peggio spesso avvicina alla realtà, e  l'inaffidabilità di questi signori la riscontriamo perfino nella banale lettura delle clausole che escludono il Consorzio irpino categoricamente dal finanziamento statale.

Impegnarsi per avere il riconoscimento regionale quale affidatario del servizio idrico integrato, falsamente già acquisito secondo il sito Alto Calore, sarebbe stato un dovere imprescindibile che avrebbe evitato di pagare l'energia al prezzo odierno.

Accedere al mercato energia a prezzi vantaggiosi, avrebbe aiutato, ma Avellino non è proprio nelle grazie del salernitano sceriffato. che continua a strafottersene e a mettere bastoni fra le ruote. a mezzo fra un'innata idiosincrasia per tutto quanto sia irpino e l'insopportabile saccenteria di Giangi.

Beh, la situazione è difficile in ogni settore, e l'arroganza del sindaco ci pone invisi a ogni istituzione, Prefetto escluso. 

Ma la gente guarda e tace, dimenticando che la lassità continuativa, è la forma più grave di una patologia che ci costringe ad essere amministrati sempre dal peggio.

RDM

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