Forse la reiterazione del diario dello scorso tre gennaio, ha sortito effetto, e come per magia, Giangi ha diffidato il condominio di via Nappi, procedendo, pare, con tutti gli altri che anticipiamo, non perderanno il sonno.
La patologia avellinese è prima di tutto generata dall'incuria e la carenza di manutenzione, Negrone, che ha visto per esempio, andare in malora ogni piantina, alberello o aiuola.
Per quanto riguarda poi gli alberi d'alto fusto, con una storia decennale se non centenaria, hanno provveduto le varie amministrazioni succedutesi.
Modestamente, l'attuale per non farsi mancare nulla, ha chiesto aiuto a D'Agostino, che con il parco di via De Gasperi ha tagliato e sradicato qui e là, tanto per fare spazio.
I consiglieri di maggioranza non respirano se il sindaco non batte le mani, ma l'opposizione, dov'è l'opposizione...?
Ah, si qualche ricorso di Dino Preziosi o qualche strepito di Jacovacci, certo battuti da Nicola Giordano che due o tre colpi tosti li ha segnati, e un pò di riflessioni interessanti sullo stadio, ce li ha regalati.
Ma oltre ciò, nessuno s'è guaragnat'a pagnotta, come si dice, perché se il lavoro amministrativo non è remunerativo, ci chiediamo quale sia la vera aspirazione di chi ha partecipato a una campagna elettorale perfino sanguinosa...!
Una selva d'incapaci ci mantiene fissi sulle cronache fallimentari nazionali;
l'anagrafe ha fatto il giro d'Italia, siamo conosciuti per l'abnormità, più dell'ultimo vincitore dell'analoga corsa ciclistica, e la filovia o il tunnel, sono la ciliegina.
Ma trovarci in difficoltà per un sindaco capo tosta, che nonostante il niet di ogni istituzione idonea alla valutazione, continui a balbettare Fuksas come fosse una nenia, e doverlo sopportare, ci fa incazzare.
Ormai tutto viene valutato univocamente a casa Festivallo, e non c'è Ministero, Questura o Prefetto che possano godere del rispetto di un signore, che dovrebbe essere un riferimento al rispetto delle regole, della legalità.
Beh, in più non c'è fine all'indecenza di questo Comune;
perfino le lampade votive al Cimitero creano difficoltà a una cittadinanza abusata da sempre.
E pagare due volte le spettanze per un servizio che nessuno ha comunicato essere di Giordano, è un miseria che si aggiunge a ogni altra elencata e ancora da enumerare.
Votiva Flamma è la ditta esclusa dalla gestione delle lampade votive, e a giusta ragione se è vero che pur non avendone motivo, furbescamente ha continuato a inviare i bollettini con un metodo estorsivo che andrebbe perseguito.
Ma il motivo di quanto stiamo denunciando non è tanto la maramaldaggine di Votiva Flamma, ma quella comunale che ancora, sempre e offensivamente, non rispetta il mandato di servizio e difesa del cittadino, che ha ottenuto alle scorse elezioni.
RDM
Nessun commento:
Posta un commento