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sabato 8 gennaio 2022

Avellino: finché resteremo ostaggi dei nani della politica, niente potrà mai tornare a misura d'uomo...!

Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia, e l'ex sindaco di Pratola Serra, Emanuele Aufiero...!

Come si fa a misurare la capacità di un individuo di fare politica e quindi curare gli interessi della gente...?

Basti guardare l'operato di qualcuno di questi dirigenti, che non sanno che pesci prendere e ovviamente, scelgono sempre quelli piccoli, buttando a mare i migliori.

Dimenticando i vari Conte, Speranza, Draghi o Brunetta, che saranno marchiati per sempre dalla storia, pensiamo nel piccolo, a Fulvio Martusciello che scartando gli assi s'è tenuto le scartine.

Carmine De Angelis, il sindaco di Chiusano incapace di presentare una lista forzista alle provinciali, perdendo su tutti i fronti, doveva essere il meglio per una resurrezione del partito affondato da Cosimo Sibilia.

Il buon napoletano forse più bravo a tavola che nel giudicare le persone, si ritrova ancora con un pugno di mosche, inutili e fastidiose come solo gli incapaci sanno essere.

E infatti gli amici per la pelle di Pratola Serra, Antonio e Emanuele Aufiero, hanno perso il ricorso al Tribunale amministrativo contro Prefetto e Viminale.

I commissari al Comune del paesino irpino restano, in quanto i giudici del Foro regionale hanno ritenuto che in effetti l'amministrazione Aufiero, sciolta due anni fa per infiltrazioni mafiose, sia rimasta preda della criminalità organizzata.

Ad Avellino però, non stiamo meglio, le infiltrazioni non sono mafiose ma di incompetenti malati di saccenteria cronica.

Un sindaco Ras e un consiglio comunale inebetito, hanno determinato una gestione diabolica, durante la quale tutto è in sofferenza.

L'episodio Fenestrelle, per esempio, quello scempio dello scorso anno, durato mesi di tagli e asportazioni infami, degli alberi che costituivano un sicuro supporto di stabilità, agli edifici perimetrali, fra cui perfino quello del Genio Civile, è stato dimenticato.

Sono nell'oblio i ventisette dipendenti della piscina avellinese, crediamo ridotti alla fame e alla depressione, mentre il bravo D'Agostino continua imperterrito a inibire i marciapiedi delle due strade parallele al suo parco, all'utenza, per non parlare dell'abuso che pare non faccia impressione all'avellinese medio.

Insomma, cari lettori, qualcuno ci incolpa di fare solo demagogia senza specificare, e ci mancherebbe, per quale domo, come se l'informazione valesse solo se poi entrasse nella stanza dei bottoni, per far valere le proprie capacità amministrative.

Ormai all'idiozia contornata da una visione ipocrita delle cose, non c'è fine. 

E se poi uno come il dottore Ugo Maggio, esperto amministratore per un'annosa militanza tra gli scranni comunali, a ventotto mesi dall'inizio dell'era giangiana, s'accorge, da presidente del Consiglio, che ancora non esistano le Commissioni, non ci resta che raccomandarci alla Divina Provvidenza.

Siamo nelle mani di questi personaggi, a ogni livello, nazionale e fuori dai confini, i fatti non sono discutibili, le ultime file sono arrivate alla spiaggia per un'erosione marina durata anni.

Gli incapaci alla Draghi, vengono passati per migliori, mentre quelli bravi, sono emarginati.

RDM


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