Il primo giorno dell'anno, secondo l'Arpac, ha le maggiori concentrazioni di polveri sottili, di gas derivanti dai fuochi pirotecnici, qualsiasi siano, e dalla polvere da sparo zolfo, nitrato di potassio e carbonio.
Polvere da sparo che ogni giorno della settimana, esplodono nello scoperto poligono di tiro avellinese, e ci pare che Sorvino, il presidente della sede dipartimentale ambiente locale, non abbia mai proferito alcun rimbrotto per lo scempio acustico e atmosferico che dura tutto l'anno ininterrottamente.
Scriveva lo scorso gennaio Federico Blasi, sul giornale web 7 Colli, per il fine 2020 a Roma:
«Botti aumentati rispetto agli anni scorsi»
Fa riflettere il fatto che i romani se ne sono ampiamente strafregati del sindaco grillino Raggi e della sua ordinanza. Infatti il 30 sera, con l’arroganza che le è propria da un po’ di tempo, il sindaco ha annunciato i suoi draconiani provvedimenti. A Roma vietati fuochi d’artificio, botti, petardi, razzi e altri materiali esplodenti. Il divieto assoluto andava in vigore a partire dalle 00:01 del 31 dicembre 2020 fino alle ore 24:00 del 6 gennaio 2021. La Raggi ha minacciato multe fino a 500 euro e sequestro amministrativo del materiale esplodente per chi contravviene al divieto...Vorremmo sapere quante multe sono state elevate stanotte. E chissà se i giornaloni noteranno il fatto.»
Ottavio Giordano, l'icona giornalistica avellinese, promuove il rispetto per gli animali, evitando fuochi e botti di fine anno...!
Purtroppo ad Avellino siamo abituati da sempre a simili trucchetti, buoni a non inimicarsi i due elettorati, i commercianti di morte e gli animalisti, i malati, gli anziani e quanti si preoccupino per la salute del territorio più inquinato del sud Italia..!Le ordinanze se non si eseguono facendole rispettare, sono carta straccia, lo sappiamo, e le prese per i fondelli del ♫primo cittadino fin da bambino♫ ormai ci hanno martoriato gli zebedei, non se ne può più.
Bugiardo fino all'osso, rinnega continuamente ogni sua promessa, e la città insieme agli animali e ai sofferenti, subisce inebetita.
Un sindaco qual è Giangi che non rimuove il piccolo filibustiere 'mbriacone che rappresenta i giovani e il patrimonio della città, dimostra quanto sia debole, e servo di chi gli ha pagato la competizione elettorale.
Stefano Luongo sarebbe dovuto essere a casa già dal mattino stesso della bravata, ma si sa, D'Agostino comanda, e questo miserabile che centra le auto dei Carabinieri, quasi fosse un gioco, presto racconterà l'episodio con l'orgoglio d'avergliela fatta vedere...!
La servitù, ancora, si estende alla maggioranza che anche in un caso così eclatante che vorrebbe il rispetto della morale e della dignità di un'Assise fin troppo abusata, non batte ciglio, una vergogna che grida vendetta.Come può una Comunità tollerare lo schifo che soffriamo da due anni e mezzo, e in più un giovanottino istituzionale che dà esempi comportamentali da criminale della strada...?
Fortunosamente i Carabinieri che lavoravano e chiunque si trovasse nei pressi, non sono stati investiti, altrimenti stavamo discutendo di un ferimento o peggio.
Nessun capo cosparso di cenere, il signor Gianfestino e lo stesso interessato con il proprio silenzio, hanno derubricato l'accadimento quasi fosse futile, con la strafottenza di sempre che abbiamo imparato a conoscere da tempo, ormai.
RDM
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