Avellino, sempre più uguale a se stessa, e niente ci salverà...!

Il Pd punta a riprendersi quanto non ha mai abbandonato, e ogni tanto esce qualcuno, sempre del Pd, che nota l'evidenza, da sempre sotto gli occhi di tutti, solo perché fa campagna elettorale, altrimenti...nulla quaestio...!

E il nuovo che avanza è come sempre già vecchio.

I nostri baldi consiglieri, tutti appartenenti alla stessa parrocchia, e infatti il sindaco fu invitato da Zingaretti al Forum dei sindaci Pd, fingono di scontrarsi ogni tanto a favore di telecamera. 

In quel settembre del 2019, al Nazareno, furono messe al centro del dibattito le priorità dei cittadini, parola sconosciuta per in nostro consumato attore di Palazzo di Città...!

La famiglia al completo: Petitto, Cipriano e compagnia...

Sostenibilità ambientale, ma che belle parole, il mantra del compianto Luciano Rispoli, e poi la qualità della vita, il benessere sociale e la sicurezza e il lavoro...tutto secondo copione...!

Qualcuno avrebbe dovuto chiarire lì al Nazareno, che i punti del dibattito indicassero obiettivi da perseguire non da eliminare puntualmente, come Avellino opera da sempre.

Luca Cipriano e Luciana Zeccardo

Questi due mangioni, sempre Pd, sono in attesa per una richiesta di processo rispettivamente per peculato dalla Procura avellinese e di favoreggiamento alle aste giudiziarie sotto inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Il primo non è diventato sindaco per una manciata di voti, ma in compenso abbiamo Gianfestino, e prima Paolo Foti passando per la meteora Vincenzo Ciampi commissariato proprio per la raccolta firme del sorridente cultore della pasta asciutta.

Ormai sono quaranta e passa anni che gli Avellinesi si autoflagellano, e felici di vivere in una cloaca, attendono sempre che qualcuno li premi per la fede riposta, e davanti agli interessi non c'é Procura che tenga...!

Non importa se la povera gente soffre, e manco tra se stessa invero, desta preoccupazione; 

la miseria spirituale è tanto profonda che si è persa qualsiasi dignità, e raccontare che bisogna farsi furbi è diventato un punto d'orgoglio dinanzi a ogni vergogna e sputtanamento.

Scegliere al di fuori dei partiti e lontani da chi viva le segreterie, sarebbe l'ultima spiaggia per la gente per bene, sempre più minoritaria di fronte ai corsi formativi che si perpetrano negli anni.

E pensiamo a Stefano Luongo, l'assessore al patrimonio voluto da D'Agostino, praticamente partorito sulla segreteria del Pd dove diciottenne, otteneva incarichi e prebende da Paolo Foti.

Non ha importanza che abbia mai realizzato d'interessante, lui o chiunque altro, quello che conta è aver gratificato l'amico che restituirà con gli interessi, per il resto, il servizio alla Comunità, la soluzione dei problemi, la progettualità di un territorio, sono solo chiacchiere preelettorali, fesserie da bar...!

RDM