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lunedì 6 settembre 2021

Avellino: esibire i permessi e le autorizzazioni a gentile richiesta, è maccartismo, dotta versione di fascismo post bellum...mah..!

Roma: il sacco dei Lanzichenecchi, una storia infinita che premia chi ha le mani più lunghe..!

Avellino è terra di marziani, perché almeno uno lo è di certo: 

il sindaco...!

È incredibile quanta poca materia grigia alberghi nella testa di Gianfestino, un dinosauro comunale che ha vissuto e ancora vive le dinamiche drammatiche della Città. 

Come si permette di annichilire tanta povera gente in attesa di un alloggio da dieci lunghi, farraginosi, farseschi anni, con la farneticante uscita di alloggiare i profughi afghani...?

Qualsiasi buona volontà di superare le incredibili uscite di questo attore d'avanspettacolo mancato, resta improponibile, e le magagne si succedono senza interruzione di sorta.

La situazione peggiora senza che la gente respiri almeno un improperio, invece tenta di perfino autoflagellarsi, approvando scelte e metodi di gestione della Cosa Pubblica.

Se la spazzatura non viene raccolta più volte in Città la colpa è del cittadino che sporca, e se un'associazione s'appropria di un monumento storico per farne ciò che più gli pare, diventa un'opera meritoria, ed è maccartismo, così per non scomodare ancora fascismo, richiedere il rispetto delle regole.

Infatti senza quel Forum presieduto dall'attuale assessore al patrimonio, Stefano Luongo, che non ha mai spiegato che fine abbiano fatto le strumentazioni da cinquemila euro o le ragioni che hanno profuso per non pagare i danni apportati alla struttura e agli arredi, avremmo sofferto un calo culturale difficile da ripristinare.

Solo con la politica d'appartenenza si può arrivare, e utilizzare un bene comunale senza pagare fitto e utenze, spacciandolo per rivitalizzazione della struttura altrimenti abbandonata, ci racconta con quanto impegno sappiamo essere ipocritamente, complici dello sfacelo che ci circonda.

Chi vuole regalare emozioni mai richieste a spese del contribuente è un bel volpino; 

abituati a spendere di nostro, il regalo alla Città lo abbiamo apprezzato quando questo lo sia stato gratuito e incapace di nascondere trappole camuffate da impegno per la gente.

Sentirsi padroni della Città, come pare agli avionici, utilizzando i beni pubblici è una di quelle patologie insite nell'arroganza del potere.

Le feste, i balli e tutto quanto sembra sia legittimo, non fanno bene certo alle strutture antiche del Casino, e la cultura di cui tanti si riempiono la bocca, è esercizio sconosciuto o meglio, confuso.

Siamo gli ultimi, bravi a difendere le scelte dell'amministrazione, ma se queste sono arrivate per ripicche o decisioni d'arrogante esibizione muscolare, non ci meravigliamo ma ce ne rallegriamo. 

E la domanda che vogliamo rivolgere ai sinistrorsi che combattono altri sinistri: 

ma erano in regola con le autorizzazioni per quella festa o no, perché alla fine quello che conta è la documentazione, il resto, maccartismo o no, è tifo e basta...!

Un paesotto il nostro, che non ha una classe intellettuale all'altezza, per interpretare le dinamiche sociali che ci contraddistinguono, e ci riferiamo ai presunti tali, individuati da un giornalismo d'accatto privo d'idee ma ricco d'ideologie da seguire pedissequamente, per ordini di scuderia.

Tutti schiavi di qualcuno e qualcosa, non se ne esce, e quando un cittadino lamenta d'aver ricevuto un verbale per non aver apposto il tagliando del parcheggio, e non gli chiedi di vederlo per pubblicarlo in quanto evidentemente, illegittimo, non hai il guizzo che richiede la professione.

Se veramente il verbale sia stato prodotto, non ci è dato sapere, ma visto che i parchimetri sono fuori servizio per l'anomala gestione comunale degli appalti alla concessione, sarebbe interessante capire che si sia inventato il vigile nel caso incredibile, avesse elevato la sanzione.

RDM



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