Gli abbiamo chiesto come mai non funzionasse, ma ha risposto che invece quel parchimetro ha sempre funzionato, mentre gli altri erano fuori servizio perché ormai saturi di monete.
La toppa evangelica è sempre peggio del buco, e il signore con le mostrine e il pulloverino, non farebbe meglio a zittire considerata la propria inconsistenza neuronale...?
Sarebbe possibile, secondo la tesi del personaggio, che in tutto il Comune, tra i vari sfaccendati che vediamo viaggiare indefessi da un piano e l'altro, intrattenendosi goliardicamente fra colleghi, non esista una persona da incaricare per svuotare i parchimetri..!
Quindi la ragione non sta nel mancato bando per l'appalto in concessione del controllo dei parchimetri...?
Comunque, qualsiasi sia il motivo, per tifosi e idioti, il sindaco ha acquistato dei punti;
infatti secondo la legge del cazzismo avellinese, l'occasione è ghiotta per non pagare il parcheggio.
E il mancato utile di qualche migliaio di euro al giorno, per il Comune asfittico, che altrove griderebbe vendetta, non è nelle corde dell'elettore del sindaco;
figuriamoci una denuncia alla Corte dei Conti, il Tribunale costituzionale per il controllo delle entrate e delle spese pubbliche, quando manco la Procura desta alcuna preoccupazione al re del festeggiamento compulsivo.
Intanto il piano mefistofelico di depauperazione del territorio, sta dando i primi segnali di emarginazione dell'Irpinia dal quadro d'interesse regionale dei trasporti.
L'Irpina, un territorio da sempre oltraggiato dal potere napoletano, è stata per sedici anni la sede dell'unica azienda per il traporto pubblico in attivo.
Mentre le compagini campane fallivano tutte miseramente, Dino Preziosi riusciva a rendere l'Air un piccolo gioiello incastonato tra i monti del verde per eccellenza campano.
Come si sa, dinanzi a ogni ricchezza si profilano miriadi di gelosie, ogni voglia malsana prendeva corpo potentemente, e allo sceriffo non è parso vero potersene appropriare con un disegno di riverginazione del trasporto su ruote, a spese dell'Irpinia.
Quell'Irpinia serva che gli ha regalato un consenso elettorale del 70%, una terra che non sa più riconoscere chi la ami veramente, soggiogata nello spirito da anni di accattonaggio presso i vari potenti alto irpini, viene depauperata ancora con inverecondia.
I bus che ha lasciato nei depositi il furbo salernitano, sono pericolosi e fatiscenti, mentre gli altri di ultima generazione prontamente trasferiti a Caserta, dovranno servire un'azienda di incapaci.
Ma incredibilmente, qualche pseudo Avellinese riesce perfino a trovare la parte comoda dell'evento:
l'importante non è lo stato dei pulman, ma che i nostri figli possano andare a scuola..sic...!
Dimenticare che un mezzo vecchio può incendiarsi o perdere i freni, com'è accaduto in quella tragedia ancora viva, di otto anni fa a Monteforte, non è da tutti, ma ad Avellino non ci facciamo mancare niente.
È di ieri la notizia che il furbo De Luca abbia catechizzato l'improvvido casertano-americano Acconcia, marito di quella Tiziana Panella sinistrorsa, che ogni pomeriggio conduce la trasmissione Tagadà su La7, perché a pochi giorni dalle amministrative, inimicarsi tanto platealmente un'intera popolazione, è da idioti.
Quindi, si mettano il cuore in pace gli entusiasti della restituzione dei pulman, perché appena terminata la competizione elettorale, tutti i bus ritorneranno in quel di Caserta:
si accettano scommesse...!
RDM
Nessun commento:
Posta un commento