Una delle aiuole curate dal meraviglioso assessore Negrone: ancora soldi buttati da improbabili amministratori...!
Una Città presa per i fondelli un giorno si e uno pure a ogni livello, e non se ne può più.
Il rispetto è diventato un sostantivo desueto, e quanto sta accadendo nelle stanze chiuse del Comune è solo la ciliegina sulla torta acida che ci stanno propinando.
Si continua a buttare denaro che non c'é dalla finestra e la grancassa orchestrata dai media, sull'impegno meraviglioso dell'assessore all'ambiente ex dipendente dell'azienda di spazzamento, Giuseppe Negrone, si è improvvisamente arenata dinanzi alla mancata manutenzione.
Sulla Bonatti le aiuole costate circa 30 mila euro, sono bruciate insieme a qualche altra in centro città, però rimangono le icone di un'amministrazione del faremo e diremo, mentre quello che fa e dice è purtroppo sempre molto chiaro.
E leggiamo intanto che il sindaco ha speso 53 mila euro donati dalla Regione, per i fuochi piro musicali...!
A parte che un sindaco ecologista e animalista, come ama qualificarsi, almeno potrebbe far finta di evitare di produrre altri fumi oltre quelli che ci sorbiamo ogni giorno e notte, ma vorremmo ricordare a Giangi e al seguito prono, che Avellino è la città più inquinata del Sud e tra le prime in Italia.
E allora, signori, secondo voi dopo denunce e capitoli interi scritti sui problemi dell'avvelenamento avellinese, non ultima la presa di posizione di un festiano pasdaran qual è Gerardo Melillo, è opportuno provocare altri miasmi e inquinamento acustico, spendendo una cifra enorme che verrà bruciata in pochi minuti...?
E chiediamo, ancora una volta, al Prefetto le ragioni per cui non intervenga a salvaguardare il territorio, dismettendo la veste di signora sorridente vittima delle proprie simpatie...
Non sarebbe stato idoneo e produttivo, indire mostre artistiche delle nostre eccellenze, producendo nel contempo una forma di promozione delle bellezze cittadine anche attraverso i suoi testimoni...?
Infine, vorremmo chiarire ai piccoli mestieranti della comunicazione, che i soldi persi se non spesi, sono comunque derivati dalle nostre tasse;
e se dovessero essere buttati via solo per non perderli, ricordiamoci che conferirli ad altri che saprebbero usarli meglio e con più attenzione, non costituirebbe un peccato mortale ma solo la serietà di un'amministrazione.
Negli anni ottanta, c'era una Città diversa e piena d'aspettative, i sindaci erano veramente primi cittadini e quanto accadeva in quegli anni, raccontava un Capoluogo che dava dei numeri a chiunque per umanità e professionalità.
Oggi si spendono soldi per abbellire qualche aiuola, ma si fatica a manutenerla, e si che basterebbe poco e un briciolo di competenza perché non si perdessero denari e buon gusto...!
RDM
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