Il sindaco, il Prefetto, Arvonio, il Questore e il comandante dei Carabinieri dovrebbero dimettersi, anche se in Italia è proprio difficile che qualcuno lo faccia.
Il computo degli errori e delle astrusità pianificate da questa amministrazione, avrebbero dovuto ottenere il controllo da parte delle Istituzioni.
E quanto accaduto la notte del quindici scorso, doveva causare un intervento preventivo che né il Prefetto e tanto meno il Questore o il comandante dei Carabinieri, hanno minimamente considerato.
L'annuncio di un'esplosione di fuochi e botti in una città ultima in Italia per inquinamento e al trentottesimo sforamento in sei mesi nelle centraline apposte dall'Arpac, avrebbe generato l'immediato intervento delle Forze dell'Ordine, in altre realtà.
Chi deve dimettersi dinanzi a un evento tanto grave che ha generato finanche un incendio...?
I poveri tifosi del Gianangelantonio certo con un livello culturale basso, basti leggere i commenti sui social privi del minimo grammaticale o sintattico, poco scolarizzati e gonfi di una riserva mentale dettata da interessi di varia natura, non riescono a entrare nella logica dell'inquinamento.
Questi poveri se non sentono un dolore fisico concreto, non riescono a rendersi conto di quanto sia ancora più pericoloso e subdolo, un avvelenamento lento e continuo qual è la polluzione che stiamo subendo da anni.
Accentuarlo con azioni irresponsabili è da criminali, e se aggiungere un incendio diventi una sciocchezza per gli idioti che non conoscono le sofferenze tumorali e respiratorie, beh, c'è poco da fare, il cervello quando non c'é non lo si può acquistare al supermercato.
Lo stadio, appena approvato dalla conferenza dei servizi, è un'altra aberrazione grave, sia per la voglia di regalarlo a D'Agostino per 90 anni, che per l'assoluta inutilità e ubicazione.
Ah, darà lavoro e sviluppo alla città, certo come il Mercatone che costò 80 miliardi, e manco a farlo apposta voluto dallo stesso patrocinatore della stella nova di Montefalcione.
RDM
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