Bugie, guerre immaginarie contro un nemico sconosciuto, mancanza di rapporto con la realtà, disegnano un sindaco esaltato con serie difficoltà.
Gli Avellinesi che si sono accomodati in una piazza adibita alla perpetrazione di una vergogna senza eguali, dovrebbero tornare a scuola per imparare che significhi inquinamento.
Il particolato, PM10, s'insidia nel sistema respiratorio e la sua penetrazione è maggiore se la dimensione affievolisce.
Arriva fino ai bronchi e agli alveoli se inferiore ai 2,5 µm.
L'incidenza tumorale ai polmoni, al colon e all'intestino diventano un costante alla quale è difficile opporsi, specialmente in una Città di idioti attenti alle stronzate e non agli avvelenamenti che subiscono da fin troppo tempo.
Galasso, Foti e ora questo signore stanno attentando da anni, alla salute dei cittadini che si prestano volentieri a questo stupro quotidiano, anteponendo interessi economici e clientelari, alla propria salute.
Figuriamoci quanta attenzione vorrebbero porre per gli autistici o per gli alloggi invasi dall'acqua in un territorio sfregiato in ogni minima parte.
Il dissesto, l'ambiente, la moralità di un'amministrazione ormai avviata su una china senza ritorno, hanno raggiunto livelli tanto bassi da farci solo attendere che avvenga presto il peggio, a sigillare il letame che ci circonda.
E se anche il resto delle Istituzioni convergono in un atteggiamento permissivo e strafottente, embè non ci resta che piangere.
Nicola Giordano è l'unico che si è accorto dei misfatti prima, durante e dopo le decisioni amministrative:
incendi, avvelenamenti e illegalità non smuovono la pace olimpica del Prefetto, grande ammiratore di Giangi, e manco la Procura o il Questore hanno avuto un sussulto di dignità...mah...!
RDM
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