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giovedì 19 agosto 2021

Avellino: sembra che il virus delle fandonie ormai corroda chiunque, in questa tragicomica amministrazione...!

Chissà se Izzo, De Martino e Paolantoni sono a conoscenza di doversi esibire in un luogo inquinato, ex deposito di rifiuti e ancora sotto caratterizzazione. Altro che smile, è un'area putrida...buon divertimento...!

L'assessore all'ambiente, Giuseppe Negrone, con capacità olfattive fuori dall'ordinario, stabilisce solo annusando l'aria l'inquinamento da dove provenga, e ovviamente Avellino non c'entra;

evidentemente la lunga permanenza all'azienda di spazzamento, gli ha affinato tanto il quarto senso, da saper selezionare gli odori come fosse un cane da tartufo, stabilendo in più, le varie direzioni di provenienza.

Quindi per lui determinare che l'inquinamento nonostante le centraline nel Capoluogo, s'inneschi altrove, è un gioco da ragazzi, e poi che volete, i fuochi sono una tradizione e l'incendio derivato, una sciocchezza.

Anzi, il sindaco non c'entra, è Arvonio, racconta l'assessore, che non fa rispettare le ordinanze; 

dimentica però che il comandante della Polizia Municipale, regalatoci da Foti e Petitto, poteva essere buttato fuori quando era sotto processo penale, ma Giangiskan che ama la sfida, volle manifestargli la sua immutata fiducia: 

emmò, cocchì tavò piglià...?

I costi di un apparato di lampi e tuoni, bruciato in pochi minuti ci avvicinano alla roulette del Casinò che ingoia il denaro in un giro di ruota, ma visto che si preferisce pensare che non siano importanti perché subiti dalla Regione, forse in una seconda vita si capirà dove sia il dramma e il peccato.

L'onestà è diventata ormai un orpello da mostrare con qualche chiacchiera come faceva volentieri, l'ex sindaco Paolo Foti.

Artefice dello stato comatoso delle casse comunali, eccolo intervistato da un giornalista incauto, che come capita agli Avellinesi, ha memoria corta.

Questo signore avrebbe dovuto trascorrere qualche anno nelle patrie galere per quanto combinato, invece lo troviamo immacolato nonostante la condanna penale, a spiegarci come si fa...!

Perché non l'ha fatto, nessuno glielo ha chiesto, come capita a chi faccia del giornalismo di facciata: 

i Pics sono un punto d'orgoglio, per l'ex, che di sostenibile non hanno determinato nulla, se non la continuazione di un avvelenamento ambientale ormai a livelli comatosi, come registrano le classifiche nazionali.

Il Centro Autismo, poi, lo avrebbe aperto in poche ore ma non l'ha fatto, e via così con i faremo e diremo, una nemesi che pare non finisca mai: 

purtroppo ancora non ha capito che il sistema d'acquisizione sanante fosse un'azione illegittima facilmente annullabile...!

E la palificazione infernale, con fitte ragnatele di fili elettrici che hanno visto giorni fa, anche lo scoppio di una centralina mai utilizzata, in via Francesco Tedesco, sono l'ultima apparizione vergognosa di questo ex genio di Palazzo di Città.

Chiedere all'untore di curare il territorio dalla peste, è una di quelle iperboli da fuori di testa in cui svetta molta gente in città, ma ritornare dopo anni agli stessi errori, ignorando Corte dei Conti, Procura e realtà, ci trascina su un percorso infetto e insidioso insopportabile.


Laura Nargi, un anno e mezzo fa, era il 20 marzo 2020, scriveva un messaggio di quanto sarebbe accaduto con il solito, asfittico e idiota andrà tutto bene, mentre  va  male anzi peggio; 

e dopo lo stringente corso di formazione che le impartisce ogni mattina dalle 10 alle 12 pare, il suadente sindaco, ha acquisito quella strana forma mentis malata di Gianangelantonio, capace di propinarci balle a iosa come se ci fosse al massimo un neurone, a difenderci.

Via Ferriera, 16 agosto, montano i pali con le luci...!

La scelta di arrivare all'ultimo giorno, con le luminarie d'antan postate il giorno dopo Ferragosto dal solito Passaro, ha evitato folle oceaniche, racconta la signora..! 

I detrattori inseguono ogni amministrazione, si duole la poverina, dimenticando però, che le amministrazioni cambiano solo il nome perché gli uomini e le donne in Consiglio sono sempre gli stessi, salvando qualche consigliere a conferma di questa indegna regola tutta avellinese.

Il vice del primo cittadino fin da bambinoha voluto difendere l'indifendibile uniformandosi anima e corpo ai dettami dell'insuperabile...!

Di oceanico ad Avellino ci sono le fregnacce che raccontano le due prime donne comunali e gli assessori, e se c'era tanta attenzione al covid, come mai nessuno s'è accorto che sul Piazzale degli Irpini, i senza cervello che assistevano al nuovo avvelenamento del territorio, Negrone, erano uno sull'altro...?

Mah, andrà tutto bene, forse tra qualche anno, ma se questa gente non farà i bagagli, ogni speranza sarà perduta.

RDM

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