Il Pronto Soccorso è un lazzaretto, e una Città Ospedaliera costata tante milionate inconsulte di euro, con spazi e aree inutilizzate e anzi, sprecate, dopo anni di funzionamento, resta mal organizzata, con sale operatorie difficili da raggiungere, oltre a una cattiva distribuzione dei parcheggi, si crogiola nei propri errori marchiani e non riesce almeno a ottimizzare, il reparto più importante e frequentato.
Molto spesso solo i poveri vanno al Pronto Soccorso, perché chi può permetterselo, conscio di un servizio farraginoso e estenuante, opta per cliniche private dove il vil denaro apre ogni porta.
E anche i medici, pochi, uno o due, e gli infermieri, ancora rari, due o tre, molto tranquillamente, controllano l'utenza trattandola come dei fastidiosi coleotteri, a cui nessuno ha dato il permesso d'entrare.
E infatti, la gente dopo essere valutata da personale non all'altezza, che stabilisca la gravità e l'urgenza del caso, viene abbandonata ore e ore senza ritegno, mentre un ictus potrebbe farsi strada nel sistema circolatorio, provocando o accelerando un eventuale decesso del futuro paziente.
Anche questo è un problema che l'uomo della rinascita, Giangi, ancora non ha focalizzato quale mancato servizio ai suoi concittadini, forse in attesa che i cinesi immaginino un'area interessante per la loro città Shaolin o di trovare le allocazioni al volontariato mentre assiste i bimbi bisognosi, ma solo dal prossimo anno...!
E Arvonio, l'uomo che ha portato legalità e trasparenza ad Avellino con un lavoro indefesso, come ha stabilito lui stesso, in attesa che riesca finalmente a fare qualcosa, sembra invece noi, perché la situazione in città è tragica, si parla addosso secondo la regola che contraddistingue quelli come lui.
Questo signore, infatti, non vede e non sente, dimenticando che il suo ruolo preveda la tutela dei cittadini, degli spazi pubblici e del territorio, non le interviste per apparire con le sue e solo sue, verità, sui media.
Ma chi te lo dà, questi sono così, mica possono cambiare, 'o ruoccolo è figli'a rapa, si dice da noi:
sorridono, sono felici di esserci, di beccare un sacco di quattrini che noi paghiamo, di prendersela comoda e risolvere i problemi con chiacchiere e dichiarazioni, mentre si crogiolano nel nulla della propria dimensione, forse.
Beh, in attesa che qualcosa succeda, Vincenzo Lissa ha decretato che le Commissioni non servano, perché basta che il Consiglio approvi, ed è tuttapposto...domanda:
scusi, gentile segretario generale, ma se le Commissioni non servono, perché dovremmo pagare i gettoni di presenza ai componenti?
Visto che lei è capace anche di abrogare le stupide leggi che vorrebbero fossero invece, le Commissioni propedeutiche a quanto poi arrivi tra i banchi del Consiglio, potrebbe mettere per iscritto la sua determinazione annullando infine, la loro costituzione, fra l'altro fonte di discordia come sappiamo, per Gigino Urciuoli, Maggio e l'eterno Marotta...?
RDM
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