Sembra una jattura, appena denunciamo un'anomalia o un abuso, raddoppiano i casi, e se parliamo di decoro ecco che questo decade in maniera inconsulta;
ci lamentiamo delle chiusure del Centro Storico, e allora chiudono tutta via Umberto I fino all'incrocio col Convento di San Generoso, sede del Comando della Polizia Municipale.
Roma fu città aperta, secondo Roberto Rossellini nel suo film sulla cosiddetta liberazione da parte degli americani dai quali ancora non ci libera nessuno, Avellino, chiusa, è diventata ostaggio nelle mani di un manipolo di personaggi che la usano come meglio credono facendone un enorme luna park, tra il disagio e il disgusto della gente con un pò di cervello.
I giochi, signor sindaco, si fanno nei luoghi deputati e comunque, lontano dalle abitazioni e dalla vita quotidiana;
pensare a un'eterna chiusura del territorio con frizzi e lazzi che renda viva la città, tra baldorie notturne e sfrenati fine settimana, è da disturbati.
La città è vitale se si creano spazi culturali, sportivi e alternativi, ove la gente possa ritrovarsi qualora lo decida:
la vivibilità di un territorio la si misura con le opportunità offerte, non con gli abomini imposti secondo i gusti e le decisioni del sindaco o di un suo assessore.
Il libero arbitrio di impegnare le proprie giornate, nella libertà delle scelte, forte di una società civile che non debba sopportare costrizioni quasi sempre opinabili.
Caro sindaco Giangi, lo sa che nelle sue aree di sgambamento o sgambatoio, per animali domestici, a parte la pulizia che difetta ovviamente, come e più di altre zone cittadine, ci sono esche con chiodi atte a uccidere...?
Chiodi mischiati a bocconi di cibo.
Si informi, chieda al suo amico Boccalone, di fare una piccola indagine fra i suoi operatori, che certo nascondono qualche malato mentale che punisce in questo modo, i cani che hanno la colpa di non trattenere la propria deiezione...!
Noi ne abbiamo trovato tante in quell'area nei pressi della Chiesa di via degli Imbimbo, Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria, a parte sporcizia e sacchi della spazzatura mai ritirati.
Questa è la città che ci interessa, che viviamo, per la quale paghiamo le tasse che poi amministratori incapaci o delinquenti, sperperano, mettendoci nei guai.
Radiografia addome, con evidenti danni subiti.
Ci interessa un Avellino che abbia servizi, dove se i Vigili denunciano i poveri che mendicano, certo si siano prima impegnati a restituirci il patrimonio pubblico abusato dal solito elettrauto che invece e ancora, Arvonio, nessuno sanziona definitivamente.
Quando presentò gli indirizzi di Governo, signor GianFesta, ci regalò la bella frase ad effetto, nessuno resterà più solo, mentre Giovanni Cini lo è perché non l'ha votata e così tanti altri che non credono in lei:
essere emarginati perché cittadini di serie promozione, è un danno alla sua coscienza, sindaco, e un pericoloso precedente che certo, non le porterà bene.
Il sindaco non è il rappresentante di una parte della città, il patrimonio e l'amministrazione lei li ha avuti per intero, quindi si regoli di conseguenza e diventi quello che gli altri non capiscono perché piccoli nella mente e nel pensiero, e dia un esempio di maturità politica, ma soprattutto di uomo...!
RDM
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