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martedì 20 agosto 2019

Avellino: contentissimo, Luongo, e ancora non è finita...ahimè...!



Guardarsi intorno, sentire i commenti, le accuse di un'insoddisfazione cosmica, ha scritto qualcuno, ci raccorda sempre più con un mondo surreale; 

gente felice che si dimentichino i guai, basta deciderlo, si rifugia nell'abbandono dei festeggiamenti, e hai voglia di spiegare, fare di conto, ricordare il dovere di un'amministrazione di fornire servizi, ridurre i debiti e le tasse, pensare alle scuole che fra poco si apriranno e alcune non sono sicure, ridare un'immagine decorosa alle strade, ripristinare il verde, eliminare la sporcizia e i rifiuti abbandonati.

Il popolino del tossicume sdoganato da Giangi, è diventato un esercito di alienati alla ricerca della propria dose per dimenticare il dolore di una quotidianità fin troppo cruda, che l'ha oppresso e continua a farlo.

Ma GianFesta ha proposto la sua ricetta, l'oblio, proprio come quei santoni texani che alla fine provocano il suicidio di massa per sfuggire a un ritorno al reale; 

e gli avellinesi, quelli stupidi, se ne accorgeranno presto, gli altri sono in apnea, mentre attendono la fine della suggestione di quest'ammasso di cervelli, sedati dall'euforia più sfrenata, quasi una terapia da elettrochock bibbianesca, dopo la quale nessuno riconoscerà più se stesso...!

E allora, faremo vedere ancora, la superficialità di un susseguirsi di gestione comunale sempre più invasiva nella vita della città: 

tutto approssimato, senza un pensiero, un progetto, una visione programmata e programmante della giornata, senza un pò di rispetto, alla fine...!


Auto bulgara, ferma da mesi in via Volpe.
La foto in apertura, mostra operazioni di carico e scarico al Corso intorno a mezzo giorno, e se la gente si allontana dai furgoni alla ricerca dell'ombra, c'è certo più traffico umano a quell'ora perché si prevedano fasce orarie atte a creare disagio fra i pedoni con bambini che giocano in bici, per esempio.

E si continua la sera alle 20.00 fino al mattino, quasi una maledizione che fa il paio con le corbellerie alle quali ci hanno abituato, e continuano a farlo meravigliandoci in crescendo.

Però una minoranza di poveretti è felice, scambia questa abiezione spirituale per rinascita della città che evidentemente, vorrebbero come quella di Pulcinella con la settimana di tre sabati e quattro giovedì, i giorni di festa di una volta, con il Corpus Domini e l'Ascenzione.

Le commissioni restano ferme, Urciuoli diventa sempre più un problema per i soliti dementi, Luongo continua a giocare e Festa gli va dietro.

RDM 

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