
Abbiamo alienato la città a ragazzotti che attraverso una visione del tutto personalistica del bene comune, hanno occupato spazi e ragione, in una sorta di orgasmico delirio che non porterà a nulla di buono.
Il sindaco ha sbagliato a regalare 20 mila euro alla Fip, relegandoci in autonomia, fuori dal campionato che ovviamente, non siamo in grado di onorare;
e ha sbagliato a nominare un ragazzino assessore al bordello sfrenato, e ha peccato di estrema leggerezza nel fidarsi ancora di Gianluigi Marotta già sotto inchiesta, che ha chiamato Cuzzola al capezzale di un Comune moribondo, per fargli l'eutanasia...!
Sbaglia nel chiudere la città in una spregevole e insana morsa di giullari e popolino instabile, che ama godere e niente di più:
sbaglia a non tener conto che la città ha quasi 60 mila abitanti e quei 3 o 4 mila che lo osannano e sporcano la città fisicamente e con le urla del non senso, non fanno testo, sono la mela del peccato che lo perderà per sempre...!
Che città, abbiamo spiegato, documentato, relazionato, fotografato, il disturbo profondo che anni di sperperi e dissennatezza, hanno determinato tasse spropositate e servizi annullati, e che succede..?
Premiano chi li ha tradotti nel disdoro annullando il Teatro, distruggendo le partecipate, eludendo il decoro, abusando del patrimonio, mortificando il buon gusto...!
Un giorno qualcuno proporrà lo studio delle dinamiche che si sono avvicendate in cinquant'anni di storia, nella follia di un territorio del sud, manco in linea con altri uguali.
De Mita e Mancino, icone diaboliche mai distratte dalla ragnatela d'interessi e prevaricazione che li hanno fatti grandi;
ancora oggi ci ritroviamo a confronto con epigoni rattoppati, che tentano un'emulazione raffazzonata che ci rende sempre più miserevoli.
Non colpisce l'immaginario dell'avellinese medio, quello che senza casa dopo il sisma, si fermava piacevolmente, sotto la neve che scendeva copiosa, con il figlioletto per mano, a osservare, di notte fonda, le ruspe che preparavano il terreno per l'ampliamento della tribuna Montevergine del Campo Sportivo:
dovevamo giocare la prima partita in A, che volete conti tutto il resto...!
GianFesta in un attimo, ha sintetizzato anni di volgarità, e ha trovato in un Capoluogo di squilibrati, la piazza giusta che gli si confà a pennello...!
RDM
Hai dimenticato che si è messo a giocare con l'alto calore.
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