Sei anni fa tentammo una lista civica per combattere le aberrazioni regalateci dalle amministrazioni Galasso uscenti, se possibile, peggiori di questa, condotta da un signore estraneo a qualsiasi ordine d'idee gestionali.
La peculiarità di quell'esperimento stava nel non partecipare con la nostra candidatura, a un progetto che voleva essere d'esempio.
Donare un servizio in modo assolutamente gratuito, fa ridere i soliti noti, però avrebbe destato scalpore fra l'elettorato che infatti, ha molto apprezzato il gesto di Alessandro Di Battista di farsi da parte.
Purtroppo pensare di salvare la Patria da soli, è utopistico, e affidarsi a gente ormai pervasa dal verme del tornaconto, rese vano ogni sforzo.
Ad Avellino, la proliferazione di liste e candidature, ha un non so che di perverso;
e Luca Cipriano è il portabandiera di tutto quanto aborriamo.
Artefice di un'operazione vergognosa che ancora oggi, nonostante l'impegno di molti professionisti, lascia lati oscuri.
Bilanci inesistenti, assenza di libro giornale, fatture e resoconti, utilizzo allegro del denaro pubblico:
danni economici penalmente perseguibili che non lo impensieriscono evidentemente, tanto che appena distrutto il Teatro Carlo Gesualdo, eccolo proporsi alla distruzione del Comune.
Un abominio che grida vendetta, superato solo da quello perpetrato negli anni da Ciriaco De Mita per favorire la propria famiglia.
Il caso Aias, che non preoccupa e né desta alcun sentimento di pudore ai De Mita, vede molta gente senza quello stipendio da fame, che percepivano, da nove mesi, ma il nostro Ciriaco menziona le miserie umane negli altri.
E' così che si fa politica secondo l'ex presidente del Consiglio per diciassette mesi;

RDM
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