Avellino: tutti mangiano alla nostra tavola, e Paolo Foti dispensa, ma nessuno se ne fotte...!

Dolosa insipienza, l'ha chiamata Giancarlo Giordano, che avremmo visto più spesso dal Prefetto o in Procura, a denunciare l'andazzo di un Comune usato e svenduto come pochi.

E' vero o non è vero che Teresa Mele, assessore disattento e ignaro, controlla con la sua famigliola, attraverso un'associazione, l'ex Asilo Patria e Lavoro, e non paga affitto ma riscuote i compensi del nolo a terzi?

Il sindaco e i suoi sodali hanno usato e consumato, mai un ripensamento per rispetto della comunità, mai un rigurgito di pensiero che spostasse quell'aureola falsa di dignità che Paolo Foti riconosce a se stesso: 

dov'è la tua onestà tanto sbandierata, solo da te, invero, se permetti che ci si approfitti dei beni pubblici...?

Ogni centesimo, sindaco Foti, mai incassato o dilapidato, dovrebbe pesarti sulla coscienza come un macigno, ma tu fai spallucce, sei candido come la neve, niente può intaccare questa tua presunzione di purezza spirituale, che però fa a pugni con i danni che hai procurato e che continui ad arrecarci per debolezza, incapacità o peggio, forse, per un disegno criminale di spartizione.

Io dò una cosa a te e tu una a me;

purtroppo, questa è la triste prassi a cui ci hanno abituato, altrimenti come giustificare che a fine mandato, ancora non si recuperano denari che mancano alle casse degli avellinesi da anni?

L'onestà, Paolone, è una bella parola abusata, che ha un solo significato, non i cento che tu ritieni: 

non vedere e ignorare, per incuria o stafottenza o altro, significa essere disonesti, sindaco.

E non basta incolpare gli altri, perché, come dovresti sapere, visto che hai perfino una laurea in giurisprudenza, sei tu il responsabile di quanto accada al Comune;

i dirigenti e i funzionari sono una tua espressione, proprio come gli assessori.

L'assessore Valentino ha relazionato il Consiglio, omettendo di spiegare quali e quanto totalizzassero i mancati incassi, che anni di tacita connivenza hanno determinato, quali siano le associazioni che fanno capo a consiglieri e assessori, che beneficino del patrimonio degli avellinesi.

Poi lasciate negli escrementi un intero quartiere (via Guido Festa) mesi e mesi, per una fogna mai aggiustata che riversava i liquami purulenti in strada?

Alla fine,  i cittadini, ormai esausti, hanno provveduto a proprie spese alle riparazioni: 

è questa la tua proverbiale onestà, sindaco Foti?

La tua strafottente assenza dai problemni veri, è un furto bello e buono ai cittadini, specialemte ai meno abbienti che potrebbero fruire di agevolazioni se avessi rimpinguato le casse comuni, ma che tu sembri non intuire per una problematica che ti pervade, anche se il sostituto Procuratore D'Onofrio, tentò di spiegarti. 

Purtroppo non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire, sindaco, e a noi non resta che aspettare le due giustizie, quella Divina e l'altra terrena, che se altri vorranno ottenere insieme a noi con l'azione collettiva, sarebbe la vera sconfitta per amministratori come te e soci.

Mettervi le mani in tasca, è l'unico affronto che capite; 

infatti avvisi di garanzia e processi sembrano ringalluzzirvi invece di deprimervi, come accade alle persone che ci tengono alla dignità.

RDM