Avellino: sindaco, giunta e consiglieri, in attesa di Babbo Natale...!

E come mai, sindaco Foti, se insieme al tuo sodale Preziosi, hai  assicurato che l'Enrico Cocchia fosse a posto, per poi essere chiusa, e così tutte le altre, non batti ciglio...?

Come mai, Paolone, quest'estate ti sei rosolato al sole e non hai pensato, neppure per un attimo,  che il cemento armato ha una resistenza e durata per cinquanta o al massimo settant'anni, e che la maggior parte dell'edilizia avellinese ormai, è stressata all'inverosimile e che oltre alle scuole, abitazioni, enti pubblici e strutture varie, siano a rischio?

Ci rendiamo conto che ogni amministratore di condominio dovrebbe essere interpellato, al di fuori dei convegni con l'associazione di Cassese e il Laceno D'oro, o l'attenzione al tunnel, e il Tribunale non a norma, come il Municipio...?

Invece tu e la signora alle finanze, Maria Elena Iaverone, incapace di preparare un bilancio che non sia stato rigettato da controlli seri (vedi revisori rinviati a giudizio), viaggiate a vista, cercando di fronteggiare, senza riuscirci, gli eventi mano a mano che si presentino, mentre il deficit è arrivato a diciannove milioni di euro, e continuate inverecondamente, con i debiti fuori bilancio...!

Auto Vigili di altro Comune non autorizzata...!

Quanti saranno i danni che questi inetti perennemente con l'alito della Procura sul collo, riusciranno a produrre nei prossimi mesi fino alle elezioni, non è dato sapere, ma l'indignazione che sale potente nelle coscienze, non colpisce i media che gli tengono il sacco.

Intanto nella Ztl, come fosse la cartina tornasole delle stupide anomalie di questa Avellino fotiana, si continua a fare chi figlio e chi figliastro: 

Gianluigi Marotta, il ragioniere capo rinviato a giudizio per il bilancio 2013, che lavora nello studio salernitano di Terracciano, noto professionista sempre incaricato da Foti, con il suo suvvitiello Ford bianco, un monovolume Opel scuro, o la solita Nissan Juke, insistono e persistono con la sosta in Ztl, strafottendosene di ogni regola o norma, mentre qualche altro, regolarmente autorizzato, viene multato...!



Beh,  intanto siamo curiosi di sapere quali ragioni abbia portato in Procura Paolo Foti, per discolparsi sul bilancio falso del 2013, per cui lui e soci sono stati riniviati a giudizio.


Certo, con la sua proverbiale dialettica, avrà convinto chi l'ha ascoltato, o gli saranno saltati i nervi, al solito, e ha proferito il suo famoso non mi rompere il cazzo anche al Procuratore...?


RDM