
Antonio De Sapio è il medico che si approfittava delle tasse sanitarie che gli versavano pro manibus...!
Di chi fidarsi, in questo mondo di ladri, cantava Antonello Venditti, dove la dirittura morale, ormai, è una mosca bianca, tant'è che quando descriviamo qualcuno, lo definiamo persona onesta, quasi fosse un valore aggiunto.
Intorno all'albero malato basterebbe guardare attentamente il terreno e tutta la vegetazione che lo circonda, per accorgersi come il pesce puzzi dalla testa.
Se in un ufficio pubblico c'è qualcuno che ruba, tutti gli altri evitino di fare spallucce, perché, certo, ogni pratica non viene smaltita da una sola persona, e quindi, tante altre si saranno viste passare fra le mani documentazioni truccate che non avrebbero ingannato chi sappia o voglia fare il proprio dovere.
L'onestà, quella che Paolo Foti pensa sia sua prerogativa, non si definisce solo nel non commettere l'atto criminoso, ma nella sua denuncia e nel controllo perché questo non avvenga.
Il sindaco Foti, per esempio, è il primo e il più colpevole di ogni ammanco registrato da questa amministrazione.
Nel caso Gesualdo, il primo cittadino ignavo, dopo aver nominato Luca Cipriano e il cda, ha lasciato che questi signori o chi per loro, facessero quello che volevano per quasi quattro anni, elargendo denaro pubblico a pioggia senza alcun rispetto della cittadinanza e del ruolo di rappresentanza.
Chi ha creato più danni, il medico di Montella De Sapio, con i suoi trentaseimila euro, o Paolo Foti con gli svariati milioni e i problemi anche di ordine etico, oltre a quello economico, nei confronti di lavoratori e creditori?
Beh, la risposta è pleonastica, ci pare, e se quel signore di Montella è agli arresti domiciliari, come mai Foti è ancora a piede libero?
Forse in un mondo migliore e immaginario, i conti si farebbeo così, oggi no:
Totò Riina, quello che fatto sciogliere nell'acido un bimbo dopo averlo preso con una corda per la gola e averlo trascinato fino a dove avrebbe finito di vivere (leggete la descrizione di Chiodi), ha diritto, secondo qualche disturbato della Cassazione, di morire in pace...!
Forse anche Falcone e Borsellino avrebbero avuto questo diritto, o no?
Corradino Mineo, ieri, da giornalista ha premesso, ha detto che lo Stato dimostra la sua forza scarcerando Riina!
Beh, è inutile discutere l'ovvio quando sappiamo che non c'é peggior sordo di chi non voglia ascoltare.
Alle prossime elezioni chissà quanti saranno quelli, che leggendo questo diario, si siano trovati d'accordo, e che invece voteranno ancora e sempre, gli stessi .
RDM
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