Avellino: ultimi in tutto...!

Siamo  appena usciti dalla faccenda Catania calcio, e ecco il Catanzaro: 

ovviamente tutte cazzate, secondo Taccone, perchè le intercettazioni non fanno testo, mentre dovremmo credere alla sua parola.

Il fatto è che mai, ma proprio mai, capiti di leggere che Avellino si sia distinta in qualcosa di significativamente encomiabile, invece per quanto riguardi a schifezze penalmente  perseguibili e non, siamo i primi.

Il sindaco Paolo Foti è il più indagato d'Europa, le partecipate in mano alla Procura, la vivibilità secondo le classifiche nazionali è sotto zero, così come la speranza di una ripresa dignitosa visti i soggetti con cui dobbiamo confrontarci.

Se si organizza il bando per la gestione dei parcheggi, accade che sarà procrastinato a divinis, mentre i lavoratori si disperano, e quando finalmente arriva il giorno fatidico, ecco che il comandante della Polizia Municipale dichiara di essere stato minacciato telefonicamente, e scompare insieme al segretario generale Feola, così, per ragioni che solo loro conoscono...!

Ecco intanto che con la velocità della luce, Paolo Foti si preoccupa di nominare il nuovo Cda del Teatro: 

importantissima decisione, mentre i lavoratori continuano a patire la fame da quasi un anno.

Poi c'è la telenovela del Carlo Gesualdo, dove attori e protagonisti sono di uno squallido che più non si può.

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!

Come mai tanto decisionismo, mentre quando si parla di lavoratori senza stipendio, siano essi parcheggiatori o dipendenti del Teatro, Paolo Foti tergiversa?

Mah, se lo saranno chiesto anche Preziosi e Giordano, tant'è che quest'ultimo minaccia di adire alla magistratura per evidenti inadempienze, alle quali oseremmo dire, siamo più che abituati, basti pensare ai bilanci che ancora oggi non hanno una propria definizione certa.

Tutti contro tutti, insomma, e sempre in auto assoluzione: 

il sindaco responsabile di ogni cosa come il presidente dell'ente, si tirano fuori trovando in altri le colpe.

I revisori dei conti e Feola prima tessono le lodi gestionali del Teatro per poi denigrare quanto dichiarato qualche mese prima; 

il signor Luca Cipriano che si descrive come unico responsabile nella gestione del Massimo avellinese nel suo curriculum, accusa Bavaro che avrebbe compiuto una leggerezza, che però è costata alla comunità centomila euro...!

L'avvocato di Amedeo Gabrieli dichiara che questi avrebbe sottratto all'Acs, solo quattromila euro, e quindi la cosa sarebbe risibile.

 
E poi gli assessori che promettono sfraceli ma fanno solo danni, Teresa Mele e Iannaccone su tutti: 

intanto le auto accanto alla Chiesa del Rosario in eterno parcheggio sono raddoppiate, comandante Arvonio, il verde è stato  dimenticato e tutto va bene, madama la marchesa...! 

RDM