Avellino: Vincenzo De Luca, un sindaco sceriffo meglio di uno taglia nastro...

2 MAR 2015 09:51

CAMPANIA A FESTA DE LUCA - LA VITTORIA DELL'EX SINDACO ALLE PRIMARIE DEL PD DIMOSTRA CHE IL RENZISMO AL SUD NON ESISTE E CHE GLI APPELLI DI ROBERTO SAVIANO INTERESSANO I SUOI CARI

De Luca ha vinto trasformando i propri handicap in opportunità. La sua antinapoletanità, la sua antica rivalità con Bassolino, e il suo carattere tracimante, lo hanno posto fuori da una continuità: contro Caldoro, contro la precedente giunta bassoliniana e contro le scelte nazionali di Renzi e del partito… 

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Enzo De Luca non va proprio giù, come 

il ritornello.

Un signore che alla luce di molteplici 

errori che pure ha collezionato, come 

quello di voler definire in inglese il 

ruolo di un dirigente da lui nominato, o 

di non dimettersi quando era vice 

ministro e sindaco, ha dato lustro ad 

una città difficile come Salerno, 

sconvolgendo equilibri atavici.

Ovviamente, scoprirsi inferiore, a 

questa pletora di nani  che costella la 

politica italiana, crea acidità gastrica, 

mai un sussulto d’orgoglio per 

studiare, 

proprio come fa Matteo Renzi che è 

arrivato a miracol mostrare per grazia 

ricevuta.

Hanno tentato di tutto per bloccarlo, 

senza riuscirci:  il popolo 

campano 

si è stancato di tutte queste novità 

uscite dal cilindro, raccogliendo 

principi 

ed idee intorno ad un anziano signore 

che ha dato numeri, non le solite 

chiacchiere.

Certo ha una condanna, creerà problemi se fosse 

eletto Governatore della Campania, forse 

sarebbe 

stato meglio evitare di porsi, ma come si dice, il 

popolo è sovrano, anche se dall'ultimo governo 

 eletto, il sovrano è stato Giorgio Napolitano.

Anzi, prendendo spunto, vorrei ricordare ai tanti 

malpancisti, che non si può evocare la legalità ad 

orologeria: Alessandra Mussolini gridava allo 

scandalo "De Luca", dimenticando di aver 

sostenuto un governo nominato ed eletto da un 

Parlamento incostituzionale, per esempio.

Il  problema che incontreremo a 

maggio sarà determinato dal fatto che 

se vorremo un governatore diverso e 

di 

buone speranze, dovremo fare il regalo 

a Renzi.

Ormai non ci resta che pregare; 

il M5S 

che ha dei ragazzi speciali al suo 

interno, continua ad essere governato 

da un instabile come Grillo  che oggi 

vuole uscire dall’euro e domani 

propone il carnefice Prodi al Quirinale, 

Forza Italia…va bè…, Salvini dice delle 

cose giuste, ma ne pensa tante strane, 

Alfano…passo, Sel…passo: non c’è 

altro 

che un’opera depuratrice interna al Pd 

che incominci a valutare i personaggi 

inventati, disponendosi su linee nuove 

qualitative che possano scoprire tanti 

De Luca.

Questo ex sindaco sarà un personaggio 

“venezuelano” 

con il linguaggio “fascista”come lo ha 

definito Antonello Caporale  de “Il 

Fatto..”, avrà tanti difetti come 

ognuno, 

ma se il computo è favorevole ai pregi, 

beh, allora…

Invece ad Avellino un signore come il 

sindaco di Salerno, città così vicina ma 

tanto lontana, può solo creare disagio 

ad amministratori, dirigenti ed

impiegati comunali.

De Luca non avrebbe mai reso 

prigioniera la città tra vie 

chiuse e cantieri inutili, De Luca non 

avrebbe mai detto (Preziosi) che il 

Corso Vittorio 

Emanuele fosse un asse (?) di scarsa 

rilevanza, né avrebbe mai creato 

l’inutile pista d’atterraggio che manco 

il 

15 agosto si riempie completamente.

Non avrebbe permesso lo scempio del 

quotidiano inutile di Palazzo di Città 

dove tutti lavorano moltissimo 

viaggiando per le scale o nel bar.

E così la faccenda Assoservizi, 

Isochimica, Tunnel, palazzi sequestrati 

dalla Procura, alloggi mai assegnati…

Una volta si diceva che i genitori 

dovessero dare esempi giusti ai figli 

perché diventassero delle persone per 

bene nella società: questi nostri 

amministratori del capoluogo, ma che 

schifezza di genitori avevano…?

RDM