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sabato 7 febbraio 2015

Avellino: siamo tutti ostaggi...

Mi chiedo come si fa a non pagare l'occupazione nelle strisce blu davanti all'elettrauto (Modestino Iannaccone)  di via Circumvallazione, padrone dei marciapiedi: Amedeo Gabrieli  e Paolo Foti gli hanno fornito un abbonamento, o hanno un "patto" fra di loro?

www.orsettodigimmi.blogspot.com
Vorrei che , leggendo questi diari, lasciaste un commento per chiedere le dimissioni di Paolo Foti.

Ormai sono ripetitivo.  

Giorno dopo giorno, tutto è uguale a se stesso, e l’arrogante ed insana amministrazione che governa questa misera cittadina, assume sempre più consapevolmente, l’atteggiamento del gradasso che se ne fotte, tanto nessuno può ostacolarlo, perché ha il potere dalla sua parte.

Niente li ferma, e l’abulia di noi tutti, incapaci di ribellarci, fa il resto.

Ormai la viltà di questo paese è nota, per cui chi volete si preoccupi delle rimostranze di qualche giornalista fuori dal coro: è dimostrato che l’amministrazione Di Nunno brava a diminuire i debiti, contemporaneamente provvide a crearne altri ben maggiori che avrebbero distrutto insieme cassa ed immagine.

Ciò nonostante, gli avellinesi hanno continuato a votare chi li penalizzava, offrendo due mandati a Pino Galasso che ha continuato imperterrito nell’opera deleteria.

Come non bastasse, a scatola chiusa, Avellino ha dato credito a Paolo Foti, un illustre sconosciuto, “appagata” dalla vergogna che stava subendo da quasi trent’anni di oligarchia.

I risultati sono sotto gli occhi, anche se tanti sono foderati di prosciutto per le note caratteristiche servili da clientelismo acuto.

Allora faccio ridere con le mie “assurde” denunce di malcostume: “la città è mia e me la gestisco io”, recita il motto dei vari capobastone che ci opprimono da sempre, e se qualcuno dovesse esagerare, beh, vi sono tante contromisure da adottare, ognuna secondo "giustizia".


RDM


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