Avellino nel 1950 |
Avellino gennaio 2015 |
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La città ospedaliera è nata male ed è condotta peggio.
Stamattina durante una mia incursione, ho trovato bagni sporchi e
sporchi, ho “apprezzato” il “passo e spasso”di infermiere che andavano avanti
ed indietro guardandosi intorno;
ritornavano, scambiavano qualche battuta e
riprendevano l’andirivieni…a vuoto.
Ogni tanto si munivano di un foglio, un bricco, una biro…e
ricominciavano a darsi un interesse alla mattinata.
L’unico parcheggio alle spalle del mausoleo, ricco di spazi inutili
ed inutilizzati, è insufficiente ed ostruito da automezzi pesanti per il carico
e scarico.
Il tutto avviene facendo uno slalom reciproco fra due squadre: gli
inservienti che mentre si rilassano in uno stanzone sempre aperto, s’incrociano
con gli utenti che guadagnano l’entrata o l’uscita secondo l’esigenza.
Amenità di una città disturbata, che si estrinseca nelle evoluzioni
più varie: al Comune, Dino Preziosi, il
presidente della commissione trasparenza (come si concilia Il Casino del Principe e la sua collega Matetich con il suo incarico?), conduceva i suoi interventi mentre
nuvole di fumo (?) coprivano pareti e soffitto….
Poi veniva eletto anche presidente di "quella" statuto, importante
per stabilire le regole che servono alla conduzione di un Ente, ma, udite, udite, il bravo ex demitiano, si dimette per
il “grande” amore che ha per Avellino: troppi pochi voti…!
Dopo l’asserto famoso del “parliamo di cose importanti e non
divaghiamo con inezie quali l’autostazione”, il Dino irpino, ci ha regalato un’altra
perla del suo pensiero ultraumano: amo la città, ma mi ritiro perché con soli
quattro voti non ho appagato il mio ego…!
Anche oggi mi pregio di descrivervi questo agglomerato di
decerebrati, che continuano a ignorare illegalità ed abusi, rifugiandosi in una
sorta di iperuranio.
Non pensavo che conoscessero i classici greci…devo ammetterlo, sono proprio
oltre…!
RDM
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