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Katia mi ha accompagnato in
sala operatoria spingendo la sedia a rotelle prima ed il lettino poi, con
delicatezza e rispetto per chi sapeva in uno stato di difficoltà.
Purtroppo non è facile in
una cittadina di provincia sudista, trovare simili professionalità, anche
oltraggiate da agenzie per il lavoro che lucrano sui bisogni.
Il passaggio, seminudo, nei
corridoi trafficati da utenti, per raggiungere il piano delle sale chirurgiche,
ha rafforzato le mie difese immunitarie e chissà quanto, quelle di qualche
malato con insufficiente protezione batterica.
Pino Rosato, il dirigente
generale della Città ospedaliera, era in video: alcune televisioni a circuito
chiuso disposte qua e là, “allietavano” pazienti, familiari, informatori
scientifici e tutta la “fauna” umana che quotidianamente frequenta questo luogo
“ameno”.
Non spiegava il perché della
sporcizia nei bagni, dei viaggi in mezzo ai batteri per raggiungere le sale
operatorie, dell’inutile spreco d’energie che un personale super dimensionato
disperde qua e là per sentirsi occupato, dei tempi biblici per un prelievo o un
elettrocardiogramma, della carenza di luoghi adatti alle preparazioni
ambulatoriali, delle attività intramenia un po’ strane…ma d’incensare il
proprio operato…!
Rosato, persona perbene,
disponibile ed anche capace, si adegua a tristi strategie che personaggi da
operetta gli consigliano per nascondere i problemi: osannare se stesso, caro
Pino non risolve i problemi.
Quelli, vanno studiati e
risolti con dedizione ed umiltà.
Striscia la Notizia è ormai
diventata l’ultima spiaggia, quando si arriva all’esasperazione e la Procura
non interviene.
Ecco che la televisione
diventa panacea per ogni male: Celsi di Forino dopo anni d’emergenza ha
chiamato Canale 5, ed allora, anche noi, visto che la Provincia con Palazzo
Litto tenta d’uccidere una passante, il sindaco (?) Foti ignora ogni denuncia,
e Rosato pensa ai video, dovremo uniformarci ai metodi “strisciaioli”.
RDM
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