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mercoledì 11 febbraio 2015

Avellino: se vi interessa cambiare, condividete...

L'officina sull' area pubblica di Fernando Palmariello, altro potente della città.
www.orsettodigimmi.blogspot.com


Non mi è facile girare per la città e vedere che, nonostante mi affanni quotidianamente a denunciare, tutto proceda come sempre.

Modestino Iannaccone l’elettrauto, uomo davvero potente, continua imperterrito ad utilizzare il marciapiede come cosa personalissima, i parcheggi nelle strisce blu per i suoi clienti esentati (forse) dal buon Amedeo Gabrieli, che evidentemente, non amministra una cosa pubblica ma beni di casa sua, ed in più le aree dirimpettaie anche se in curva e perimetrali ad uno spartitraffico, per le quali si passa con attenzione alle auto in seconda fila lì parcheggiate sempre dalla nota officina.

Fernando Palmariello, di rimando, il rigeneratore di pompe ed iniettori del Centro Storico, sempre indaffaratissimo intorno alle auto della clientela che entrano ed escono dai suoi locali, e vengono parcheggiate in divieto di fermata oltre che di sosta, si è munito di alcuni cartelli “pezzottati” da autorizzazione di passo carraio.

Qualunque buontempone che si occupi per il Comando della Polizia Municipale, del Codice della Strada, potrebbe contestargli, senza troppa enfasi per carità, che i cartelli non sono quelli rilasciati dal Comune, e che comunque ogni porta deve avere un’autorizzazione individuale, e che al momento, non essendo in possesso di alcuna autorizzazione, immettendo auto nei locali, ha violato la legge.

Ovviamente le omissioni d’atti d’ufficio dell’amministrazione avellinese, non controllando alle scadenze annuali, i pagamenti per il rinnovo delle autorizzazioni, servono proprio a favorire amici e parenti.

Anche Palmariello, come Iannaccone che  allo stesso modo non paga alcuna concessione per le autovetture in entrata ed in uscita dai suoi locali di via Circumvallazione, e tanti altri, godono delle stesse “disattenzioni” di vigili e istituzione: è sciatteria o qualcos’altro…?

E’ diffamazione?

Forse, anzi certamente, visto che ad Avellino si è usi  vedere sempre la pagliuzza, seguendo il metodo mafioso di far intercettare un piccola partita di droga, perché passi il carico di quintali.

Un giorno la Procura avrà tempo e giudicherà tanti abusi ed omissioni, e forse qualcosa cambierà in barba ai capobastone che ancora pensano di essere intoccabili.

E se quelli che mi leggono incominciano a “condividere”, il messaggio arriverà forte e chiaro, ed i tempi di un rinnovo morale forse si accorcerebbero: non stanchiamoci mai di dare il nostro anche minimo contributo.

RDM





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