Carmine De Blasio, segratario del Pd avellinese. |
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Ieri ascoltavo in macchina
una radio napoletana, Radio Marte, che dibatteva sull'ordinanza del sindaco di
Flumeri, Angelo Antonio Lanza, che ha imposto il giubbino catarifrangente alle persone di colore,
cioè nere, nelle strade non illuminate.
Gli interventi telefonici
sono stati tutti a favore del sindaco, anche il giornalista che legge il tg
radiofonico, si rifaceva al Codice della Strada, che impone agli automobilisti
il giubbino giallo.
La sinistra italiana ormai ha
instaurato una forma mentis da rispettare, e chiunque si allontani anche per un
momento dalle logiche “consigliate”, sarà passibile d’omofobia, vergognosa
grettezza, nefanda arretratezza.
Non poteva mancare in queste
valutazioni il segretario della provincia di Avellino Carmine De Blasio.
Noto per la sua arretratezza
mentale, il suo servilismo nei confronti del potere, non ultimo “il signorsì”agli
ordini di eliminare le primarie per i candidati alle regionali: molto
democratico…!
Un personaggio utile, De
BLasio, di quelli su cui puoi sempre contare, perché non è capace di pensare,
lui si attiene alla maggioranza, alle indicazioni di chi è sopra di lui.
E allora non poteva
assolutamente evitarci la sua perla valutativa sul caso Flumeri: “razzismo
latente”…!
Ho già speso troppe parole
per un individuo così piccolo, ma mi serviva per dimostrare prima a me stesso e
poi a voi che mi leggete, quanto sia difficile zigzagare attraverso questa
pletora di amebe che ci circondano e che, ahimè, vorrebbero anche
condizionarci.
Io resto fobico di De Blasio,
di Paolo Foti e di chi parte “lancia in resta” per classificarsi “je suis
Charlie”…
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