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venerdì 30 gennaio 2015

Avellino: Altavilla Irpina, terra d'idee...


Altavilla Irpina
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"IL MARITO DI ELENA" NEL PALAZZO COMITALE.

Altavilla:

 lo scorso  27 gennaio 2015, nell'antica dimora dei De Capua, la celebrazione della giornata dedicata a Giovanni Verga.

Una grande partecipazione di studenti e studiosi che hanno potuto visitare l'antico palazzo ritornato al Comune dopo circa cinquant'anni di chiusura e di abbandono.

GIOVANNI VERGA (1840-1922),
 Maestro magnifico dell'arte narrativa che, tra i salotti napoletani e le "stradicciuole" di Altavilla, nell'anno 1881, animò il confronto tra i cambiamenti della cittàe gli stabili canoni della vita del paese, immaginando lo svolgersi del romanzo "Il Marito di Elena" che descrive il congegno delle passioni e "la pace inalterabile del paesello".

Roberto Vetrone,  ha spiegato come l’incontro  punti a leggere il romanzo sotto il profilo paesaggistico nel confronto tra città  e paese.

Il sindaco di Altavilla dott. Mario Vanni, il presidente del Gal Partenio dott. Luca Beatrice, il dirigente della Regione Campania dott. Alfonso Tartaglia, il prof. Antonetta Tartaglia già dirigente del Ministero della Istruzione e Ricerca, il prof. Luigi Di Giovanni studioso locale, il prof. Modestino Della Sala storico locale, la prof. Adriana Di Leogià docente dell'Università di Salerno, la prof. Maria Di Venuta della università di Palermo e la prof. Gabriella Alfieri che è presidente del comitato scientifico della Fondazione Verga, gli intervenuti.

L’Irpinia ancora e sempre fucina di cultura e d’interessi che prescindono da luoghi comuni che la designerebbero povera, confondendo fattori economici con patrimoni spirituali di grande intensità.

La partecipazione di personaggi pubblici che si sono avvicendati ai microfoni, a dimostrazione che chi vuole lasciare un segno del proprio operato, non può esimersi dal confronto su argomenti di valore che annichiliscono  pensieri volgari di mero ritorno economico o di potere.

Lo sforzo di Roberto Vetrone, avvocato dall’animo illuminato, ha fatto sì che ancora una volta si presentasse una nuova possibilità, un rinnovato traguardo per chi ancora non si è fatto corrompere nelle attese, per coloro che  credono in un’Italia di dignità, lontana da logiche ormai stantie che non regalano alcunché alle coscienze senza macchia.

RDM






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