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sabato 22 novembre 2014

Avellino: la riqualificazione di Piazza Libertà è partita col piede sbagliato, e non avrà responsabili...

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La blesità è un difetto per il quale  non si riesce a pronunciare alcune consonanti;

pertanto chi ha questo difetto dell’apparato  fonetico, ha difficoltà verbali tali da non essere chiaro nell’espressione.

E’ evidente che questo difetto l’ho ricondotto allo scritto, tant’è che “avoglia” di denunciare, piova o non piova, questo è il mio passo.

Questa mia “difficoltà” conduce chi mi legge all’errore: vorrei dire che qualcosa non funziona, ma risulta il contrario, vorrei spiegare che l’ex comandante Cuccumile è andato via perché correva il rischio di rimanere fuori dal ruolo per l’annullamento, com’é avvenuto, del concorso vinto ad Avellino, ma lui traduce che lo sto diffamando (?)…ancora…!

Intanto il sindaco Foti, che grazie a Dio, per ora, lascia correre il mio scritto “bleso”, ha provveduto a fare: come promesso, dopo il rientro delle sue dimissioni presentate quando sentiva la “schiena dritta…etc…etc”, ha aggiudicato i lavori di restauro di Piazza Libertà ad una ditta di Pozzuoli che ha vinto la gara con il ribasso del…36%...!

Un’importante azienda di costruzioni avellinese, con una tradizione di oltre 15 lustri, smise l’attività quando, dopo aver fronteggiato orgogliosamente l’avvento delle miriadi di improvvisate ditte nate come funghi dopo il terremoto dell’80, si ritrovò a partecipare ad una gara indetta dalla Provincia, dove il vincitore se l’era aggiudicata con un ribasso del…78%...!

Significava che se il progetto dei tecnici provinciali prevedesse, per esempio, un computo per la realizzazione 100, la ditta vincitrice dell’appalto l’avrebbe portata a termine con 22…!

A questo punto se le istituzioni fossero quello che predicano, avrebbero dovuto impedire al soggetto vincitore di incominciare i lavori che non furono portati a termine per ovvi motivi, e se pure, si sarebbero dovuti rifare dopo qualche mese.

Qualcuno andava inquisito: l’amministrazione che aveva preparato un computo gonfiato, la ditta che prevedeva un utile a fronte di un esborso ridicolo o entrambi.

Ritorno al caso che ci interessa.  

L’importo progettuale, per esempio,  è di € 3 mln e la ditta di Pozzuoli riesce a realizzare, guadagnandoci, credo,  almeno il 10%, per € 1.920 mln.

Pertanto, € 1.920 mln x 10% meno = € 1.728 mln.

L’azienda di Pozzuoli spenderà quasi la metà di quanto previsto dai progettisti comunali…!

Delle due l’una: o i progettisti sono dei sempliciotti e la ditta è superlativa, o non si sa chi stia tentando una truffa.


RDM




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