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mercoledì 19 novembre 2014

Avellino: ai romani rispondiamo con il nostro Paolo Foti, altro che Marino...

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Oggi mercoledì 19 novembre, sesto giorno e le luci del Gesualdo continuano ad essere accese, mentre il nostro sindaco Paolo Foti, insieme alle sue “guardie del corpo”, assisteva stamane estasiato, al lavoro di un carro gru al Corso Vittorio Emanuele.

Cari signori, questa mia piccolissima pagina di denuncia, gode di circa 2000 cliccate giornaliere, però gli amministratori evidentemente ne sono all’oscuro, loro forse leggono solo Topolino.

Ed allora,  qualsiasi problema venga snocciolato, è tranquillamente ignorato: le soste sui marciapiede dalla Circumvallazione fino a Pianodardine, il quartiere occupato dai Tir, i condizionatori del Tribunale e dell’Alto Calore, i furgoni della Polizia penitenziaria e le auto dei vigili di altre città e  province,  la periferia lasciata a se stessa, …e via così…
Però, i giornali descrivono con paginate intere il gran colpo del presidentello Cipriano, quello della discontinuità per intenderci, caro Paolo, ha accolto un evento a mio parere da evitare: la piazza sventrata, gli spazi inesistenti ed una marea di gente non collocabile.

Come per il famigerato “Sport Day” dell’inglesofono presidente del Coni provinciale, Giuseppe Saviano, che in questi molteplici anni di gestione ci ha relegato agli ultimi posti per pratica sportiva, del Paese (Il Sole 24 Ore), così questo minuscolo signorino che ha fatto “tanto bene” al Gesualdo con Galasso sindaco,  ce lo ritroviamo a condurre nuovamente il Teatro comunale alla faccia del cambiamento che ogni tanto il nostro sindaco Foti sbandiera, dimenticando la realtà e quello che ha detto due attimi prima.

Ripeto a me stesso che creare cultura, amore per la musica, il ballo o il canto, interesse per le arti, insomma, non può essere determinato da episodiche occasioni ad effetto, ma da attività continuative che entrino nell’immaginario, che siano corredo del territorio, come il meccanico, l’elettrauto, la scuola o  le istituzioni: un alimento dello spirito che si possa acquisire facilmente, non inventandoselo in manifestazioni sporadiche  che oltretutto, fanno solo parte della cultura del fatuo a cui ci hanno abituato trasmissioni ingannevoli e devianti.

Purtroppo tra i 33000 avellinesi maggiorenni, solo 2.000 si interessano quotidianamente alle mie “notizie”, solo pochi riescono a condividere il lapalissiano, gli altri amano lamentarsi di coloro che votano e rivoterebbero, e davanti a queste realtà, beh, non mi resta che alzare le mani e dichiararmi prigioniero sociale.

RDM





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