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mercoledì 27 agosto 2014

Avellino: il rimpasto della vergogna....




E' di ieri la notizia che il Sole 24 Ore  ci ha relegati sempre più in basso nelle graduatorie che stila periodicamente.

Eravamo 93esimi su 110 per la vivibilità, siamo 96esimi per l'indice di sportività.

D'altra parte è d'obbligo, qui da noi,  che chi parli di sport, solitamente l'ha praticato mentalmente, come diceva un mio amico, ed anzi si arroghi anche ruoli, per il solo fatto di vedere qualche partita.

Se parlassimo con il presidente dell'Us Avellino, o con il consiglio d'amministrazione dell'Air palla a canestro (mi piace l'italiano), ci accorgeremmo di esserci imbattuti in professoroni adusi a dissertare compiutamente su programmi d'allenamento, alimentari e moduli di gioco: la dovizia dei particolari e la saccenza, poi, faranno si che un non addetto pensi davvero di essere al confronto di  scienziati.

Purtroppo Avellino da sempre è costellata di individui impiegati in luoghi sbagliati con ruoli altrettanto immeritati.

Accade nella politica, nelle Istituzioni, negli Enti: nello sport, però, siamo fantastici.

Giuseppe Saviano, il Pepp'a resistenza  ante litteram, si è dimostrato un incapace che dopo anni di sconfitte, continua ad agognare il ruolo che ricopre indegnamente: lo sport in città e provincia boccheggia, ma lui resta lì, e si prepara al prossimo affare di fine primavera...

Geppino Giacobbe, altro campione che si è sempre appropriato di beni della collettività per farsi i fatti suoi, si gestisce in politica il suo posticino al sole, legandosi allo sport solo perchè se ne interessa, senza aver mai  contribuito ad un rilancio efficace per i giovani del territorio.

Oggi leggo sui giornali che è in predicato per entrare in Giunta quale responsabile attività giovanili...? 

Il  curriculum deve essere negativo perchè si abbia fortuna, e se si è dimostrato che in una vita non si è mai andati oltre qualcosa, ecco che si viene premiati, perchè la città continui la propria marcia all'indietro.

Sembra un disegno perverso che ci vuole un popolo di sconfitti ad ogni costo, e se abbiamo votato ancora una volta per i nostri carnefici, è giusto che il re dell'insipienza, il sindaco Paolo Foti, perpetri il più a lungo possibile questo scempio.

RdM


www.orsettodigimmi.blogspot.com

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