Stefano Guliotta arrestato dopo le botte |
PIÙ PULIZIA IN POLIZIA.
STEFANO GUGLIOTTA VINCE LA SUA BATTAGLIA:
QUATTRO ANNI AGLI AGENTI CHE LO HANNO PESTATO SCAMBIANDOLO PER UN ULTRÀ (VIDEO).
RINVIO A GIUDIZIO PER L’ATTUALE VICE QUESTORE IMPROTA,
CHE CERCÒ, SECONDO L’ACCUSA, DI COPRIRLI
A nove agenti del reparto Celere sono stati inflitti 4 anni di carcere per il pestaggio del 28enne, il 5 maggio 2010.
A incastrarli un video girato da un balcone.
Era la sera della finale di Coppa Italia tra Roma e Inter e Stefano andava in scooter a una festa ma è stato fermato da un poliziotto che lo ha aggredito credendolo un tifoso coinvolto negli scontri…
Trovarsi ad Avellino prima faceva pensare ad un'oasi di pace: niente criminalità, grandi rapporti, educazione a iosa.
Una chimera, quando mai, la clientela creata negli anni dai nostri De Mita, Mancino, Gargani e mano mano a scendere,
non ha determinato condiscendenza o consapevolezza della fortuna per la scellerata incetta di posti e sistemazioni non meritate.
Anzi gli impiegati di questo e quel corpo con un minimo di potere, hanno sfogato la propria inferiorità caratteriale, culturale e psicologica, dando fondo alle più basse vergogne umane, con alterigia e supponenza dimenticandosi di studiare almeno quel poco che serva per evitare figuracce.
Ed allora eccoci qua, alla mercè di personaggi pericolosi per se e gli altri con una divisa;
quella immagine importante per la connotazione ed il riconoscimento fra di loro, quell'abbigliamento con bottoni dorati e mostrine che invece di essere simbolo di onestà, educazione e legalità, diventa il triste baluardo del "branco".
Non meravigliamoci quindi dell'esagerato "spirito di corpo" che altro non è se non un patto di copertura, un sigillo di serena intoccabilità, alla faccia dei cittadini utili solo per riconoscerli e mostrare rispetto e timore, e se non dovesse accadere, allora utilizzare qualsiasi metodo per riconfermarsi...non è peccato...!
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