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lunedì 14 aprile 2014

Avellino: ufficio Tributi il regno dei pubblicani.....




Amalia Leo si firma in ogni parte della cartella esattoriale che orgasmicamente notifica qui e là senza avere la più piccola considerazione dei suoi simili, quelli che subiscono le sue angherie, quelli che evidentemente le donano un gran piacere quando soffrono.

Mai ho sentito o visto l'ineffabile Amalia chiedere scusa per i suoi tanti errori che  la rendono super perchè  genera in  noi ansia: ma prima o poi questa storia finirà, e Amalia nostra dovrà renderne conto. 

Se non alla sua coscienza, almeno a chi dovrebbe aver già avuto le palle di spostarla in qualche angolo nascosto del Municipio, impedendole di continuare a fare danni.

L'ufficio che la signora ha ereditato dal meraviglioso Madetich, non perdo tempo a controllare se si scrive così, è il più odioso e quindi lo devono dirigere persone odiose: non credo sia così, lì ci dovrebbero essere umani che consapevoli del ruolo difficile, sapessero gestire le difficoltà ed i drammi degli altri .

Cara signora Leo, allora,  io sono uno di quelli che non subisce le ansie che lei ama creare, dimenticando le sentenze della Tributaria che negli anni hanno sconfessato prima il suo giusto predecessore e da un pò lei.

Sono uno di quelli che ama procurare guai a chi, come lei, cerca di approfittare dei deboli per un malanimo che la condiziona: tutti abbiamo problemi, ma non credo sia giusto che lei ci faccia scontare i suoi.

In attesa di un provvedimento della commissione al personale, le assicuro che le sue cartelle ripetutamente notificate senza averne donde ed in piena mala fede,  non mi provocano alcun malore e come già dissi al suo dirigente di riferimento, è ben vile perseguitare la gente senza risponderne in caso di sconfitta: questa volta però, non sarò ancora buono, ed allora vinca il migliore.

RdM







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