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venerdì 25 aprile 2014

Avellino: la città sconfitta....

Quando il corpo umano cessa di muoversi, la muscolatura perderà tonicità  creando quello stato patologico degenerativo detto "atrofia".

Questo stato produce astenia, cioè perdita costante della forza, fino ad arrivare alla morte.

Avellino, abituata alla clientela demitiana, si è sempre più adagiata nella sua astenia, rinunciando al pensiero, alla crescita, al gusto.

Prerogative inesistenti perchè inutili, c'era sempre qualcuno che pensava per noi, dopo averci legati a lui per la vita, in una squallida esistenza da cameriere. 

Hanno comprato il corpo e lo spirito, senza che qualcuno protestasse, era giusto così.

Ci ritroviamo nel 2014 con un'amministrazione figlia di quest'ideologia, prigioniera di se stessa, la peggiore delle schiavitù.

Nessuno ha una propria dignità, ah, si, tutti pronti ad enunciarla, ma se gli strizzi la patta, ti accorgi che hai solo stoffa nella mano.

Ecco, allora, che la città langue in un lento ma inesorabile declino, nell'insipienza dei più, nella goffaggine del quotidiano.

Andrete al mare, cambierete l'auto, abbraccerete i vostri figli, ma sempre sotto lo sguardo inquisitore di chi vi condiziona la vita, di chi si ritiene il padrone: disse un povero al ricco 

"...c'avrai pure 'na lira...ma fai 'na vitaccia...".

RdM



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