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martedì 18 marzo 2014

Un mestiere anti crisi: il sacerdozio...

Ma allora è vero, il nostro è il paese delle opportunità altro che Germania, Gran Bretagna e Usa: una messa funebre ed un settimo, come si dice, per la modica cifra di € 200,00…!

I tempi: la prima, quella dell’inumazione durata 40 minuti, la seconda dopo una settimana, durata 15 minuti…!

Quindi il parroco ha guadagnato da solo, senza manco un chierichetto in aiuto, € 3.36 al minuto primo che totalizzano € 201,60 all’ora…!

Il tutto esentasse.

E poi la questua mattutina, serale e domenicale, le intenzioni per i morti per un minimo di € 12,00, le processioni nell’ordine di migliaia di euro, le raccolte per questo e quello, e le cazziate pubbliche durante l’omelia domenicale perché la parrocchia x ha introitato almeno € 20.000,00 in più della parrocchia y.

Ed il catechismo, l’asilo, la ricreazione, la nascita e la morte…e chi più ne ha più ne metta.

Però la Chiesa non  paga l’Imu mentre vende servizi perchè proprietaria di innumerevoli  immobili che si fittano o vendono e  sfratta chi gli pare, allettato o su una sedia a rotelle e notevolmente indigente (Reporter della Gabanelli).

Quanto accade ad Avellino, piccolissimo centro irpino, è poca cosa ovviamente, rispetto  a quanto si realizza a Roma ed in altre grandi  città,  dove  gli affari sono di ben altro rilievo: ma se vogliamo trattare l’argomento per le capacità personali dei protagonisti, direi che se si trasferissero a Roma Don Emilio Carbone o il Parroco che non dà la comunione a tutti, di via degli Imbimbo, farebbero vedere i sorci verdi agli intrallazzieri laziali.

Il Vangelo dei talenti…”perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”…forse hanno capito male.

RdM

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