Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

martedì 3 dicembre 2013

Avellino: una città disturbata.

Mi chiedo spesso perchè devo vivere in una città appaltata: Avellino di 40 anni fa , quella dei miei genitori, è rimasta un ricordo ormai nebbioso, quasi un sogno mai avverato.

Oggi dobbiamo assistere alle ''nuove famiglie di potere'' che operano in lungo ed in largo senza averne la cognizione giusta: quella dell'educazione e la cultura del territorio.

Si operava infatti rispettando le cose e la gente, mai si sarebbe potuto interpretare il rapporto con gli altri all'insegna di un sistema arrogante e distruttivo, attento esclusivamente al proprio interesse.

La distruzione del buon gusto, l'accaparramento a più non posso, va al di là della cultura contadina che ci insegnava a non sfruttare il terreno eccessivamente, a lasciare il cibo per gli animali e per chi non poteva permetterselo, a tenere da conto in ogni momento l'idea che se il Signore ci aveva donato qualcosa, dovevamo restituire la bontà.

Avellino defraudata, vessata, oltraggiata, continua ad essere ostaggio di menti perverse che spremono il limone finchè possono, contro ogni buon diritto umano, con un atteggiamento vicino a quello dei casalesi, piuttosto di chi   siamo stati.

La società di spazzamento tende alla truffa ed all'inganno, le coperative dei parcheggiatori hanno creato i loro piccoli ras che girano in Audi perchè un'amministrazione collusa ha sfregiato la nostra terra, vendendosi ciò che non era suo: chiunque, scimmiottando le tecniche demitiane, ha preso, ha preso e non ha mai restituito.

Quando rinasceremo?

RdM





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