Con le dimissioni di ieri sera dei due assessori Paolo Ricci e Annamaria Manzo, si riaprono giochi di guerra di cui Paolo Foti avrebbe fatto volentieri a meno.
I due tecnici non hanno tenuto conto delle esigenze del sindaco che non vuole farsi ricordare come quello del dissesto, oltretutto provocato da altri.
Ma tant'è, gli esterni non hanno sempre presente pienamente le esigenze di una comunità, perchè vorrebbero svolgere asetticamente il ruolo, senza coinvolgimenti emotivi che solo un avellinese eletto riesce a capire.
Ora Foti si deve confrontare con le sue capacità deduttive e quelle interessate di chi lo consiglierà: si vedrà di che stoffa è la giacca blu scuro del primo cittadino.
Saprà nominare qualche consigliere con i contrappesi?
Troverà in qualche componente d'esperienza che si è evidenziato per capacità valutative ed attitudini serie di servizio alla Città senza infingimenti, i numeri giusti perchè questa giunta riparta e dimentichi l'incidente di percorso determinato da una scarsa amalgama con il territorio?
Credo che Paolo ascolterà tutti ma quando valuterà le scelte, lo farà tenendo presente che poi, alla fine, il collo che la popolazione vorrà tagliare sarà solo ed esclusivamente il suo.
RdM
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