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martedì 19 novembre 2013

Avellino: la conduzione della macchina amministrativa.


Riqualificare l'organigramma degli uffici comunali, significa dare colore e respiro all'Amministrazione cittadina.

Trovatasi in una situazione difficile per l'enorme debito, frutto di una malagestione criminale passata e radicata negli anni, la nuova Giunta dovrà rendere funzionante e funzionale alle esigenze della città, la struttura elefantiaca degli uffici.

Piccole strutture di potere condizionano lo sviluppo delle idee: funzionari corrotti anche solo dal proprio metodo lavorativo, ostacolano il cambiamento e le evoluzioni.

Creando disagio e farragini burocratiche, il dirigente furbetto difende il proprio orticello da influssi ed intromissioni esterne;

i politici passano, noi restiamo, pensa il ''dottore'' capoufficio, ed il pensiero intrallazante e rallentatore dell'operatività amministrativa pervade e condiziona come una malattia ogni organo produttivo.

 Chiunque volesse creare agitazione al sistema dovrà essere distolto dalle artate ''lungaggini'': la stanchezza è distruttiva, e la psiche umana si sa, ha il suo limite.

Invece quindi, di farsi irretire dai giochi dirigenziali, il Sindaco ed i suoi assessori, smuovano riposizionando, cambino alternando, stanchino loro gli stancatori.

Solitamente si fa leva sull'incapacità dei consiglieri e le ''disponibilità'' degli assessori: non stuzzicare il can che dorme per non essere stuzzicato.

Infastidiamoli invece questi signori ingessati da anni di lauti compensi senza colpo ferire: abituiamoli alla sofferenza e riadattiamoli al lavoro per il quale percepiscono immeritati emolumenti.

"..o pesce puzza'ra capo.."

Mi fido di questo nuovo corso amministrativo e voglia Dio che non mi sbagli.

RdM




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