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mercoledì 4 settembre 2013

Avellino: le associazioni ed il Piano Strategico...

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Da sempre partecipo alle riunioni cosiddette 'programmatiche' dalle quali non si cava un ragno dal buco: vuoi per l'ottusaggine degli astanti, vuoi per la mafede dell'amministrazione, vuoi perchè le capacità operative  si hanno o no.

Stamattina un folto gruppo di entusiastiche rappresentanze associative di questa città,  si è riunito nella sala consiliare del Comune, cercando il posto migliore o più in vista, alla faccia della parabola evangelica sul'orgoglio, per sciorinare idee e progettualità su quello che sarà Avellino futura: Il Piano Strategico...olè...!

La gara fra chi parlasse si è aperta: tre o quattro hanno preso la parola che 'elegantemente' hanno mantenuto finchè potevano, ovviamente impedendo agli altri di dire la propria.

C'è stato finanche, come il mio amico Lello Spagnuolo, architetto per carità, che furbamente, si è preso la parola due volte: prima un suo associato e poi lui...fantastico.

Ma alla fine, come volevasi dimostrare, ognuno si è parlato addosso pensando alle sue cose, alle proprie aspettative o alle sue progettualità che da sole bastano ed avanzano per il proprio ego.

Il sindaco Paolo Foti, lungimirante, non si è visto, e neanche le idee.

Dal mio modestissimo punto di vista  si è persa l'ennesima occasione per far presente che una città in crescita non può misurarsi sui sogni, senza prima di tutto rassettare l'esistente.

Chiedere di diventare Berlino, per poi vedere una piccola discarica nelle aiuole del Comune, così come in ognuna nel capoluogo, mi sembra...posso dire...stupido.

Impegnarsi nel comprare un bel garage senza avere l'auto, migliorare i trasporti perchè si possa fare meglio il fuoristrada ed, intanto,  offrire un'immagine al forestiero di disordine, sporcizia e degrado, mi sembra disumano: per esempio le baracche che, forse in territorio di Mercogliano, pur fanno da ingresso ad Avellino...!

Evitiamo di comprarci nuovi vestiti se abbiamo cravatte bucate, ma organizziamo meglio quanto c'è, per non fare la fine delle scorse amministrazioni che godevano nei titoli: Città Giardino, Avellino Città d'Europa o Città Futura.

RdM




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