A volte succede che la sensibilità diventi un peso, anzi una debolezza; raccontare che si piange per una vita, seppure quella di un animale, desta sconcerto: si guarda commiserevolmente il povero 'inferiore', incapace di distinguere il serio dall'inutile...
Amare con delicata sofferenza lo sguardo buono e pio di un animale malato che vorrebbe dare ancora un alito di gioia a chi gli è al fianco, è un'esagerazione;
provare dolore ed intristirsi per la vita di un cane che ama anche mentre soffre terribilmente per il drago che gli divora le carni e le ossa, non è da tutti;
solo l'animo degno di vivere questa vita può innalzarsi a tanto, solo chi può servire gli altri e non solo e sempre se stesso, meriterebbe l'esistenza che un Padre buono e paziente ha dispensato a tutti, ma pochi rispettano.
Biagio, il maremmano del mio amico Gianni se ne andrà, oggi pomeriggio, in silenzio, con dignità, continuando ad amare come nessun umano saprebbe mai.
La sua sofferenza, spero, possa aiutare, dal paradiso degli animali, tanti fratellini che nessuno ancora considera.
Buon viaggio Biagio, amico mio e prega per noi.
RdM
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