L'indignazione di Carlo Mele della Caritas avellinese, mi ricorda, tanto per essere in tema, lo sdegno di Giuda, davanti all'utilizzo senza 'ritegno' del costoso profumo per ungere i piedi di Gesù da parte di Maria:
il direttore, evidentemente sempre a corto di argomenti, si scaglia contro il Governatore campano, Stefano Caldoro, e le altre istituzioni che vorrebbero nascondersi dietro la crisi, per non versare emolumenti alla Caritas, sempre pronta ad aiutare....qualche povero...
Ho più volte invitato il distratto Mele, a raccontarci, carte alla mano, come spende e quanto spende per aiutare i bisognosi.
Ad oggi, la Caritas ci fa solo sapere di non avere obblighi di rendicontazione: forse è fiscalmente vero, ma moralmente disdicevole...!
Le spese che si fanno alla Diocesi, gli incarichi, le assunzioni, hanno un non so che di interlocutorio;
in questa nuova era disegnata dalla buona volontà di Papa Francesco, non sarrebbe opportuno, caro vice direttore Carlo Mele, dare un segnale di trasparenza, o non siete più abituati...?...
RdM
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