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mercoledì 1 maggio 2013

Giovanni D'Ercole sacrificato sull'altare del...nulla

Un giovane avvocato con grande esperienza consiliare, sempre all'attacco, sul pezzo come si dice, intelligente e disponibile, presente ad ogni riunione amministrativa, non ha la dignità di rappresentare una città distrutta, fatiscente che non si corica su se stessa per chissà quale artificio cosmico. 

Bene, allora fuori il nome del campione, di colui che invece ci strabilierà, annullerà anche il ricordo di candidati che non possono competere: ....Nicola Battista...?

Il dottore, simpatico e con acclararti problemi dialettici, è un strano essere per il consiglio comunale passato: eletto con pochissimi voti, si è reso famoso per la sua completa estraneità alle cose della Città, nonchè per le assenze...tante, troppe che si è preferito contare le volte che ha partecipato...!

E allora? 

Con queste logiche di potentato, in questo caso di Cosimo Sibilia, che ha voluto dare un segno tangibile del chi sei tu e chi sono io, gli avellinesi sono serviti;

sicuro dell'inconsistente capacità valutativa dell'avellinese medio, il mercoglianese senatore che conosce evidentemente i fessi, immagina  il dottore Battista quale 'perfetto' rappresentante del  'suo' Pdl.

A pensarci bene, forse è giusto così,  credo che il nostro D'Ercole si senta in diritto di tirare un sospiro di sollievo...non sarà mai più a rischio di essere scambiato per un candidato di...Sibilia.

RdM

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