Non permette a nessuno di criticare il suo operato: Costantino nostro, non ha fardelli di leccaggine, come ha sottinteso il cognato Cicalese, noto chirurgo che 'non deve niente a nessun De Mita...'
I nuovi Di Nunno, Biazzo, Galasso ed ogni impiegato alla ex Bpi, per esempio, rivendicano la propria assoluta estraneità a qualunque sorta di clientelare assunzione o incarico: l'arrogante supponenza di lor signori rasenterebbe l'incredibile, se non fosse palese per ogni avellinese 'sfortunato', l'invidia delle posizioni raggiunte da altri.
De Mita intanto è lì, non demorde, i suoi sono tutti ai posti che contano: Asi, Alto Calore, Air, Asl...
Genereranno sempre consensi, il suo potere sarà 'eterno' e gli individui che creerà saranno purtroppo, ciò che serve: idioti anche irriconoscenti, ma fondamentalmente innocui.
RdM
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