Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

giovedì 7 marzo 2013

La disperazione è degli altri...






Stamane ad Avellino un povero falegname, ha minacciato di lanciarsi dalla sommità di un fabbricato del Centro Storico: la curiosità, anche lo scherno per la situazione, il risultato di un dramma.
Credo che a pochi importi l'esplosione di rabbia e vergogna che l'artigiano, unica fonte di reddito dei suoi cari, abbia trovato in un animo turbato chissà da quanto tempo.

I nostri parlamentari partiranno per Roma con la soddisfazione di aver risolto la partita della propria vita, certi di non aver fatto nulla per la propria terra.

Galasso, Sibilia, Rotondi che abita di fronte alla disperazione dell'uomo sul tetto, vivono la propria esistenza diversamente: i primi due hanno commissariato Città e Provincia, togliendo qualsiasi probabilità di soluzione ai tanti problemi del territorio, Rotondi dall'alto della sua vita inconsistente di eterno questuante, non arriva neanche all'immedesimazione nei problemi di chi ogni giorno, non una volta si ed una no, si alza con l'ansia dello spirito ed il dramma nella testa.

Stiamo andando incontro alle amministrative di maggio; le liste proliferano ed io mi scontro con realtà sempre più tristi: liti in famiglia, perdita del lavoro, malattie, alloggi....

Nessuno vuol saperne, mi confronto con personaggi della pubblica amministrazione che fanno spallucce davanti a tutto perchè, forse,  non porta lucro per loro; 
mi dispiace, non si può fare, non c'è posto...le risposte: sappiamo bene che tutto si può fare, basterebbe volerlo.

Il pesce puzza dalla testa, recita un noto proverbio: quarant'anni di intrallazzi, di mercimoni, di utilizzo delle persone, rendono una Città come la nostra disumana.

Ora mi sento dire che ci sono tante liste, tutte sono uguali, ed io mi accorgo che questa non è più la mia città; quella dove sono nato e nella quale la mia famiglia ha portato lavoro e progresso.

Quella città che ho amato e che ancora amo, perchè qui sono nati i miei figli, vivono i miei amici con le loro famiglie, i miei allievi, le mie speranze, le mie illusioni...

Ma non è vero che alla prossime amministrative tutto sarà come prima, se decideremo che non lo sia: Grillo ha aperto un portone che difficilmente sarà chiuso, e gli avellinesi si dovranno documentare sulla storia dei candidati e votare, almeno una volta, senza paura e coercizioni.

RdM



 



 





 








 






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