La proliferazione di liste civiche e non, aiuta poco a togliere dubbi ed attese.
I cittadini avellinesi svegli, non abbindolabili con le solite solfe del tunnel o del parcheggio, sono stanchi d'essere imbrogliati da personaggi in cerca d'autore che non studiano.
Purtroppo non si può manco condannare
'il politicume' in giro che autonomamente, si è qualificato aspirante amministratore; ha seguito solo una regola radicata di pressapochismo.
Ogni candidato, ovviamente, è la novità, il cambiamento...la svolta;
dimenticano mentre lo affermano, di guardarsi allo specchio e...riconoscersi: ohibò, ma sono quello della vecchia nomenclatura, sono il consigliere o meglio ancora, l'assessore incapace che ha ridicolizzato questa città.
Come non ricordare l'impareggiabile Modestino Verrengia, noto demitiano, passato con Nicola Mancino per ritornare da Ciriaco da Nusco, che ha pensato le 'casette in Canadà' a Natale, o meglio ancora il vecchio saltatore di fossi Salvatore Biazzo, che nulla sapendo di cultura o d'arte, s'inventò, suggerito chissà da quale marziano, la 'mostra' del Caravaggio ad Avellino: peccato fossero solo delle foto che si potevano trovare su internet o su qualsiasi enciclopedia...!
I manifesti sui cantoni avellinesi recitavano: New York, Roma, Napoli, Parigi....ed ora Caravaggio ad Avellino....!..Grande Biazzo...
Oggi noto su tanti giornali cartacei e web, slogan e pubblicità elettorali per le amministrative di maggio: nessun programma, manco a parlarne di idee, ma si chiedono i voti.
Domanda: come mai tante spese per una poltrona neanche così importante?
Per svolgere un servizio pubblico, per offrire gratuitamente un aiuto alla cittadinanza, tanto zelo?
A pensar male non ci vuole molto.
RdM
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