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mercoledì 24 settembre 2025

Avellino: la politica quaquaraquesca di noialtri...!

Salvatore Alaia all'addiaccio sotto il Quirinale, dove ebbe quattro mancamenti, era il 2010.

In quest'epoca di pusillanimi, lanzichenecchi e disonesti, economici e spirituali, esistono persone che dimostrano la propria umanità inviolata, lontana da compromessi e scuole di pensiero miserabili.

Salvatore Alaia, per dieci anni sindaco di Sperone dal 2000 al 2011, distante dal consigliere regionale Enzo Alaia accusato di corruzione proprio in questi giorni, consiglia l'astensionismo alle prossime regionali, o la scheda bianca.

I cittadini diventano importanti solo nel periodo immediatamente precedente, e raramente s'accorgono del mercimonio che tiene banco spudoratamente.

Enzo De Luca oramai prigioniero della propria arroganza, si esprime alla stregua di un viceré incaricato di esercitare un potere divino.

Il diritto alla salute e ai servizi sociali che ogni amministrazione dovrebbe includere nelle priorità di una gestione illuminata, sono poco interessanti, e perfino l'elettorato dimentica prevaricazioni e abusi subiti, per una politica regionale infingarda.

L'impegno civico del professore speronese, da sindaco, lo troviamo assolutamente credibile per i trascorsi, che lo videro dormire all'addiaccio con una copertina sotto la residenza di Napolitano, allora presidente della Repubblica, nel periodo natalizio di anni fa.

O quando apostrofò senza tema un De Mita ancora potente, all'entrata della Provincia.

Una persona vera ben diversa dal solito Gianfranco Rotondi, che ricorderemo per la sua abilità di rimanere in Parlamento, senza mai colpo ferire in oltre trent'anni.

Ormai convintamente schierato contro la Procura di Airoma, il saltatore della quaglia nostrano non si esime dal dimostrare la propria solidarietà all'ultimo inquisito Enzo Alaia, il regionale di Italia Viva.

Forse è infastidito da chi lavori, perché la Procura per poter indagare e quindi rilevare dei capi d'accusa, deve studiare, leggere, scrivere e investigare, un'attività diametralmente opposta a uno che dorma fra i banchi della Camera.

Comunque, l'astensionismo riteniamo sia un errore, serve solo a far godere di una percentuale falsa i partecipanti, mentre la scheda bianca qualora si volesse dimostrare il proprio dissenso, darebbe il giusto valore in campo. 

RDM

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