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lunedì 26 febbraio 2024

Avellino: quando un'istituzione, il Comune, è palesemente vincolata all'abusivismo, niente resta auspicabile..!



Le truppe cammellate si muovono immediatamente per trasmettere le nuove bugie di un'amministrazione farlocca, la nota dell'abbattimento del debito, è l'ultima spiaggia a cui si attacca Festa per dimostrare l'inimmaginabile.

Il patto di governo che finanzia i Comuni in difficoltà, non è stato menzionato nell'intervento di Spiniello, entusiasta presidente della commissione contenzioso, ma solo la descrizione di un rientro debitorio, assecondato dai bilianci di riequilibrio presentati negli anni.

I debiti fuori bilancio soddisfatti, in effetti, secondo il relatore, sarebbero diciassette e non venti, ma quel che non ha spiegato e né stigmatizzato dai microfoni presenti, è che senza il denaro da restituire, non regalato dallo Stato, saremmo ancora al punto di partenza.

Le precisazioni fuori posto, di Spiniello, circa l'eredità patita da questa amministrazione, avrebbero meritato l'intervento di qualche giornalista non addormentato, capace di rilevare che le maggioranze con il sindaco Festa già vice sindaco e assessore, sono quasi le stesse di sempre.

Per cui il debito che viene da lontano è stato formato proprio da loro stessi, e l'abbattimento ormai che fa questa maggioranza é quella della pazienza degli (a)vellinesi, stanchi di subire continuamente buffonate e prese per i fondelli.

Aver utilizzato il fondo d'emergenza per le solite feste tanto care agli idioti, non può essere metabolizzato sic et simpliciter quale normalità, ma a parte la gravità d'aver dilapidato un tesoretto per i momenti difficili, è il segno che le casse erano talmente vuote da raschiare il barile.

Insomma, come ha detto nel video Nicola Giordano, questa é l'amministrazione dell'irregolarità, tutto é consentito al podestà che nel silenzio di una maggioranza complice, ha fatto quel che ha voluto sotto gli occhi distratti di Prefetto, Questore e Procura.

Ancora non si capisce quali siano le protezioni di un sindaco che sfugge alla legge, e se ne impipi oltre che dei propri uffici comunali, anche della Soprintendenza.

E l'abbiamo visto con quella pista ciclabile fra gli alberi, demolendo una pavimentazione pur'essa vincolata, poi sostituita, ma molto poi, con una peggiore, cervellotica, e ancora più pericolosa.

Siamo esterrefatti dall'idiozia a ripetizione della gestione Giangitiello, ma solo noi e pochi altri che evidentemente, nutriamo una visione del pubblico legata alle regole, alle leggi e al rispetto del patrimonio.

La cosa comunale gestita come fosse casa del sindaco, è una faccenda seria, che aumenta se consideriamo il silenzio assenso, delle Istituzioni deputate al controllo.

Dov'era il comandante Arvonio durante l'istallazione di quel mostro in Piazza Libertà, ci chiediamo, e quali siano le sue mansioni, dovrebbe scoprirlo il Prefetto, insieme alle ragioni per cui le delibere vengano occultate.

Nicola Giordano ancora una volta, rispecchia la personalità di un vero consigliere, ruolo molto controverso invero, guardando la maggioranza, ma l'opposizione ridotta a Giordano e qualche altro estemporaneo, non é da meno.

L'Ingegnere al momento resta fuori dalla nomina a candidato sindaco per una faida interna al Pd, dove piccoli uomini e piccole donne, si affrontano per marcare il territorio, dimenticando purtroppo, i propri limiti.

L'ex dirgente scolastico Ida Grella, per esempio, si scaglia contro Giordano perché avrebbe leso la propria maestà, nel denunciare ai Carabinieri l'abusiva mostruosità che ha occupato la Piazza.

La signora è la stessa che durante una difficile approvazione di bilancio, nell'era fotiana, cercò di convincere i consiglieri dissidenti, assicurando assoluta immunità.

Una concezione della legalità molto sui generis, che non è mai scomparsa, visto che Grella avrebbe desiderato mettersi d'accordo con Giordano, perché secondo l'ex capogruppo Pd, tutto s'aggiusta.

E infatti, continua il dirigente Pd, toglierà gli adesivi Radio Dimensione Suono, di Eurochocolate, e applicherà quelli del Cirpu, il consorzio che rappresenta.

Ecco, pertanto, le ragioni per cui il partito democratico non riesce ad esprimere il proprio candidato, e finché gente come Grella avrà voce in capitolo, la persone per bene dovranno restare a guardare.

RDM




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