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mercoledì 17 gennaio 2024

Avellino: una sinistra di "capetti", adontata da infimi personalismi, resta incapace a trovare un candidato...



Alessandro Di Battista finalmente ha battuto un colpo, dopo tante partecipazioni anche accorate, se passa l'eufemismo, ai dibattiti televisivi. 

Un progetto politico ha fatto capolino, e Avellino ha risposto con gli appassionati a una società diversa, lontana dal metodo influenzer adottato a ogni livello, in primis dall'informazione e dalla politica.

L'imbroglio è alla base della comunicazione, chi racconta la verità non merita d'essere ascoltato, proprio come avviene su facebook, sempre pronto a escludere il pensiero contrario a quello dominante.

Massimo Passaro, manco a dirlo, è stato immediatamente contattato dal nuovo soggetto politico denominato Piazza Schierarsi di Avellino, raccogliendo la simpatia di tanti estimatori della vecchia gestione del Movimento di Casaleggio e Grillo.

La città che si prepara a uscire dall'incubo Festa, ha grandi problemi a destra e a sinistra, e se la ricerca di una testa di legno da sacrificare sul trono del sindaco uscente, alla fine produrrà un topolino pronto alla vivisezione, la sinistra, in questo caso molto più affidabile dal punto di vista organizzativo, fa di tutto per agevolare la rielezione dell'istrione da palcoscenico mai domo.

Come nei film americani anni cinquanta, la segretaria assiste alla ricerca di un amore per il capo dell'azienda, dando perfino una mano nell'impegno, ma il tutto si ridurrà a un ritorno su se stesso, scoprendo che avesse la soluzione ogni giorno accanto a sé senza accorgersene.

Nicola Giordano sarebbe un candidato splendido e accattivante, farebbe la differenza l'immagine di una persona seria, di buona famiglia, un professionista affermato, serio e con tanta esperienza amministrativa, per aver trascorso una buona fetta della propria esistenza, tra le mura comunali ricoprendo ruoli importanti.

La dialettica calma e suadente, priva di momenti che creino tensioni, si esprime correttamente in italiano, dimostrando uno stile che racconta una profonda educazione di fondo, insieme alla determinazione di chi conosca problematiche e soluzioni.

Troviamo veramente insopportabile cercare di evitare di entrare neanche per un attimo, in una valutazione che prescinda dalle proprie considerazioni personali, ma soffermandosi sulla possibilità di fare il bene della città.

Giordano non è un raccomandato, e questo significa tanto nelle classificazione delle persone, perché chi ha vissuto un'esistenza basata sul servilismo, è sempre pronto a servire più di un padrone, esautorando di fatto, il servizio pubblico.

Trovare sostenitori del progetto Giordano non è difficile, alcuni gruppi interessanti si sono già espressi in favore dell'ingegnere e non riuscire a vedere l'ovvio, dovrebbe far pensare i capobastone che si avvicendano sul Pd. 

Perché, fare politica non significa trovare il simpatico di turno, ma il soggetto capace di fare la differenza, e finora i nomi in giro potrebbero solo affossare il tutto.

RDM



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