La battaglia elettorale avviene principalmente nella coalizione della cosiddetta destra, lontano ricordo di una tradizione di grande rispetto.
Forza Italia, o quello che resta di un partito evanescente, si contrappone al camerlengo Rotondi, ex forzista e di tant'altro, che si autonomina quale capo delegazione senza averne titolo.
Un personaggio Rotondi, degno erede della scuola demitiana, ha imparato come proporsi nella squadra vincente qualunque sia.
Ma politicamente nonostante la lunga militanza in Parlamento, non ci pare abbia mai elaborato un pensiero di rilevanza, capace di ergerlo tra i riferimenti istituzionali.
E si che ha perfino ricoperto il ruolo di ministro anche se di riempimento, per cui la passionale svista sul candidato Festa, non solo non merita alcuna considerazione strategica, ma denota la voglia matta di dimostrare una volta tanto, d'essere uno bravo.
Purtroppo per l'ex berlusconiano, la prima sconfessione gli arriva dal fuoco amico, Alessia Castiglione, la responsabile di Forza Italia e perfino dal responsabile cittadino di Nemici d'Italia, Giovanni D'Ercole.
Intanto dopo la mazzata reddito di cittadinanza, questa pseudo alleanza destrorsa ha tanti parametri da ricontrollare, perché possa dire la propria nella cogente competizione amministrativa.
Certo ci sarebbe piaciuto trovare la stessa determinazione in questi anni sulle evidenti discrasie festiane:
non abbiamo visto né sentito Giovanni D'Ercole o la stessa Vecchione, aggirarsi tra le problematiche cittadine.
Appaiono improvvisamente come i lupi affamati che avvertono l'odore del sangue fresco di una carogna, sono i propri interessi a stimolare i sensi di lor signori, non di certo il Pronto Soccorso e le bestialità a cui debbano assoggettarsi le persone.
Una vergogna dopo l'altra contraddistingue il Moscati, gestito da un incompetente come dimostrano i pregressi sanniti, voluto da De Luca che valuta solo la fedeltà, coadiuvato da un settore sanitario fatto di medici e operatori che si abbeverano alla fonte mai esaurita, dell'arroganza e della disumanità.
I racconti raccapriccianti sulla vita dei malati mal considerata, offesa e vituperata nella quotidianità, non hanno spiegazioni umane, solo la Forza Pubblica e la Procura dovrebbero avere la giusta interlocuzione.
Ma dov'è il sindaco sempre pronto a palesarsi sui palchi o alle inaugurazioni di qualche baretto di cui se ne poteva fare tranquillamente a meno?
E ricordiamo agli ignoranti della tifoseria, che Gianluca Festa ricopre il ruolo di massima espressione sanitaria del territorio, e che la sua colpevole inedia nelle problematiche serie, ci provoca seri conati di vomito.
Non siamo più capaci di sopportare questi miserabili al potere che intendono aprire e chiudere le proprie giornate, impegnandosi sul nulla e se tanti grillini si sono preoccupati di fare gli auguri a Gubitosa, perché non hanno fatto altrettanto per chiedergli che cazzo ha fatto per la città che lo ha mandato a Roma?
Il fatto è che il parlamentare da diciotto mila euro al mese, è la fotocopia di chi l'ha eletto, e se una volta arrivato sulla poltrona che conta, si estranea dai doveri, il pecorone capisce e condivide.
RDM
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